Quali sono le zone a rischio terremoto a Roma e provincia
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2019-06-25
Quali sono le zone a rischio sismico della Capitale e che differenza c’è tra il terremoto di due giorni fa e quelli avvertiti nell’estate del 2016 nella Capitale
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Dopo il sisma magnitudo Mw 3.6 con epicentro a tre chilometri dall’abitato di Colonna (RM) e avvertito anche a Roma torna a farsi sentire la paura del terremoto. Dopo la prima scossa l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilevato altri due piccoli eventi sismici, entrambi di magnitudo 1.4, alle ore 23:06 italiane del 23 giugno e alle 01:23 del 24 giugno. La zona di Roma è «caratterizzata storicamente da fenomeni sismici» fa sapere sul Messaggero ricorda Concetta Nostro, sismologo dell’Ingv.
Roma è una città a rischio terremoto?
Sul blog dell’Ingv viene spiegato che osservando i fenomeni sismici recenti, dal 1985 ad oggi, si nota che sono 5 gli eventi di magnitudo pari o superiore a 3.0 nella con epicentro molto vicino a quello di due giorni fa. La zona interessata è quella situata sul bordo settentrionale del complesso vulcanico dei Colli Albani, un’area dove in tempi geologicamente recenti sono stati attivi alcuni crateri vulcanici. Si tratta di una zona che si trova compresa tra l’area sismica dei Colli Albani a sud, la quale è caratterizzata da una sismicità superficiale e la catena appenninica a est, dove invece si sono registrati eventi sismici con una magnitudo “importante”.
Generalmente nell’area interessata l’attività sismica, seppur frequente, di rado ha raggiunto la magnitudo 4. Non si tratta di terremoti che vengono avvertiti “di riflesso” come nel caso di quelli dell’estate del 2016 ma di eventi sismici generati da una faglia che si estende parallelamente alla dorsale appenninica. La provincia di Roma è ricompresa nella zona a bassa sismicità (Zona 3), che comprende i Comuni che “possono essere soggetti a modesti scuotimenti”. Le zone sismogenetiche del Lazio che si trovano nell’area romana comprendono, oltre all’area vulcanica dei colli Albani, anche la valle dell’Aniene, i monti Tiburtini e Prenestini, il Frusinate e i monti Vulsini e poi via via verso il rietino e la zona di Amatrice.
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