Perché fa schifo parlare di vaccini obbligatori in campagna elettorale

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-01-10

I free-vax provano ad entrare in Parlamento fondando dei micropartitini contro l’obbligo vaccinale. Ma Lega Nord e MoVimento 5 Stelle non hanno alcuna intenzione di farsi sfuggire i voti degli “scettici”. Altri partiti decisamente pro-vax invece nel dubbio incassano il sostegno di parlamentari apertamente contro la Legge Lorenzin. Non è strano?

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Matteo Salvini oggi ha fatto sapere che quando andrà al governo non solo farà abolire la legge Fornero ma anche la legge Lorenzin sui vaccini obbligatori. Mentre la battaglia contro la Fornero è uno dei punti fermi del programma elettorale leghista la lotta contro i vaccini obbligatori fino ad ora era stata “appaltata” al Presidente del Veneto Luca Zaia che per qualche tempo è stato il paladino padano della libertà di scelta. I vaccini tornano ad essere un’arma da campagna elettorale. E se ieri ci siamo occupati delle formazioni politiche fondate dai medici free-vax ora tocca ai partiti che ambiscono ad andare al governo del paese.

Matteo Salvini è contro le vaccinazioni obbligatorie

Generalmente non si può dire che la Lega sia un partito free-vax o antivaccinista. Anche perché per uno Zaia che prova a difendere (perdendo in Corte Costituzionale) la libertà di scelta c’è un’altra Lega che in Liguria ha presentato una legge regionale per renderli obbligatori. Salvini da parte sua ha spesso strizzato l’occhio ai movimenti free-vax chiedendo ai suoi sostenitori cosa ne pensassero delle sanzioni irrogate ai medici che sconsigliano le vaccinazioni obbligatorie (era il 2015 e la legge Lorenzin era di là da venire).
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Più di recente Salvini ha tuonato contro lo Stato che si permette di “entrare in casa nostra” per vaccinare i nostri figli ed eventualmente privarci della patria potestà. Salvini in quell’occasione disse che le multe contro i genitori inadempienti non erano altro che un modo per garantire la libertà di scelta in campo vaccinale “solo per i ricchi”. Il Segretario del Carroccio ci ha anche fatto sapere che i suoi figli lui li ha fatti vaccinare ma che comprende chi “in base a validi motivi medici e scientifici” si sente di dover compiere scelte diverse.
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Da oggi, e ufficialmente, la Lega Nord è contro l’obbligo vaccinale. Non lo è in base a motivazioni scientifiche o mediche, Salvini non va a complicarsi la vita con questioni del genere. Lo è semplicemente perché deve tenere il punto e distinguersi dagli alleati. Forza Italia infatti ha votato a favore della Legge Lorenzin. I leghisti invece contro, ed erano davanti a Montecitorio ad aizzare la folla di Genitori Preoccupati. Non è infatti un caso che uno tra i primi a prendere posizione sull’uscita di Salvini sia stato il presidente dei Senatori di Forza Italia che ha detto chiaramente che FI non è contro l’obbligo: «Sono favorevole alla obbligatorietà dei vaccini. Non penso proprio che l’abolizione dell’obbligo entri nel programma del centrodestra. Noi lo abbiamo votato convintamente».

La posizione dei 5 Stelle sui vaccini obbligatori

È chiaro quindi che la promessa di Salvini non potrà essere mantenuta nemmeno in caso di vittoria del centrodestra. Il MoVimento 5 Stelle non sta certo a guardare. Due giorni fa Ieri il deputato Matteo Mantero ha ricordato che quando il M5S sarà al governo anche i pentastellati aboliranno “l’assurdo decreto legge della Lorenzin sull’obbligo vaccinale”. Genitori Preoccupati avvisati, mezzi salvati. Solo il M5S  sta davvero combattendo la buona battaglia contro l’obbligo vaccinale.
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Non tutti però sembrano abboccare. C’è chi si è andato a leggere il programma e sostiene di non aver trovato alcun riferimento all’impegno di abrogare la legge. Altri invece per l’occasione tirano fuori un post del giugno 2017 dove la dottoressa Lesmo (free-vax) invita a non farsi ingannare dai 5 Stelle spiegando in che modo i pentastellati, con in testa Paola Taverna, hanno boicottato le richieste degli atttivisti che lottano per la libertà di scelta.
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Altri invece ricordano la posizione ufficiale del M5S sui vaccini. E vale la pena ribadire che il MoVimento 5 Stelle non è contro i vaccini ma solo contro l’obbligo e la coercizione (salvo casi particolari). Al tempo stesso però – ed è questo che fa infuriare i free-vax duri e puri – il MoVimento è a favore della massima copertura vaccinale possibile e soprattutto non contempla la possibilità della libertà di scelta.
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In alcuni gruppi free-vax si arriva all’estremo insulto: il M5S è come il PD.
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La ragione sono le posizioni espresse dal consulente scientifico del MoVimento Guido Silvestri che in quanto medico e ricercatore conduce da sempre una battaglia contro le pseudoscienze ed è a favore dei vaccini. In particolare un vecchio post di Silvestri sembra aver attirato le ire dei free-vax. In quel post Silvestri riferisce che “il M5S ha una linea ufficiale sui vaccini che non ha ne MAI avrà alcuno spazio per le follie dell’antivaccinismo”.

In campagna elettorale i partiti sono tutti uguali?

Il tweet di Salvini contro le vaccinazioni obbligatorie si è guadagnato le critiche di Roberto Burioni che sul leader della Lega ha  parlato di politici che «per raccogliere qualche voto accarezzando il peggio del nostro Paese». E non ci serve davvero la consulenza di un virologo per capire che tutte le promesse che in questi giorni sentiremo su vaccini e vaccinazioni obbligatorie verranno dimenticate il giorno dopo le elezioni. Non dagli elettori, che proveranno in ogni caso a rinfacciarlo, ma dai politici che si renderanno conto che abrogare una legge che – come ricorda Burioni – sta iniziando a dare risultati positivi, non ha senso. In fondo parlare di vaccini in campagna elettorale non serve a nessuno, perché contribuirà solo a generare maggiore confusione su un argomento delicato sul quale, per una volta, si potrebbe iniziare a ragionare senza urlare.

Ed è vero, i politici non sono tutti uguali. Ci sono quelli che accarezzano i free-vax illudendoli di difendere le loro istanze. Ma ci sono anche quelli “pro-vax” che al loro interno hanno esponenti che si sono opposti all’obbligo vaccinale. È il caso ad esempio della petalosa lista Lorenzin alla cui presentazione c’era Maurizio Romani, medico omeopata, eletto nel MoVimento 5 Stelle (ovvero, in quel populismo che la Lorenzin dice di voler combattere). In Senato Romani si era espresso contro la legge e aveva criticato anche lo stesso Burioni snocciolando quelle che definisce “perle di saggezza” del professore del San Raffaele. C’è poi il caso curioso di Adriano Zaccagnini, anch’egli ex 5 Stelle e fiero oppositore del decreto vaccini, che ha dichiarato il suo appoggio a Insieme, coalizione di verdi e socialisti. Anch’essa in odore di alleanza con il Partito Democratico alle prossime elezioni. Facciamo così: se in campagna elettorale un politico parlerà di vaccinazioni obbligatorie, voi nel dubbio sorridete e fate finta di credergli, qualsiasi cosa dica. È meglio per tutti.

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