Per Zaghis all’AMA è l’ora delle decisioni irrevocabili: «Pulire la città»

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-10-03

Il 10 giugno 1940 Benito Mussolini si affacciò al solito balcone e arringò la folla: «Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra Patria. L’ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell’Occidente, che, …

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Il 10 giugno 1940 Benito Mussolini si affacciò al solito balcone e arringò la folla: «Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra Patria. L’ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell’Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia e, spesso, insidiato l’esistenza medesima del Popolo italiano». E quello era Mussolini, ma anche Stefano Zaghis non scherza. Perché l’ex portavoce di De Vito scelto da Virginia Raggi come nuovo amministratore di AMA, pur non avendo competenze specifiche, ha chiara la sua missione all’interno del passaggio storico che in questo momento sta vivendo da protagonista in prima persona: anche per lui la priorità è “pulire la città”. A Zaghis non si può nascondere niente, insomma.

zaghis ama

Certo, un certo sentore della problematica sembra averlo ultimamente anche Virginia Raggi, che è stata beccata in un audio rubato addirittura a rendersi conto che la città è ridotta “una merda”. Anche alla sindaca che ha cambiato finora appena sette amministratori per AMA da quando è al potere non si può certo nascondere nulla.

C’è però un piccolo problemino del quale magari Zaghis dovrebbe essere edotto: Roma è ridotta una merda mentre noi romani paghiamo una delle tariffe rifiuti più alte d’Italia. E il MoVimento 5 Stelle, che aveva promesso fiorellini e profumo di lavanda in campagna elettorale, ha visto sensibilmente peggiorare la situazione della città da quando sono al potere.

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La TARI a Roma e nelle altre grandi città (Il Messaggero, 14 dicembre 2018)

L’ora delle decisioni irrevocabili è quindi giunta: bisogna pulire la città (ma no? Davvero?) e poi rendere omaggio alle tre grazie della città. Le prime due sono Grazia e Graziella. La terza verrà spiegata all’esperto di marketing che Virginia ha messo all’AMA dopo aver finito di baloccarsi con le bottiglie di plastica molto presto.

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