Patrick Crusius: il suprematista bianco della strage di El Paso

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-04

E’ entrato da Walmart armato di un kalashnikov AK-47 e ha cominciato a sparare: i morti sono stati almeno 20, 26 i feriti. Poi si è arreso alla polizia. L’Fbi sta studiando un manifesto di 4 pagine, intitolato “The Inconvenient Truth”

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Patrick Crusius, giovane suprematista bianco di 21 anni stamattina è entrato da Walmart a El Paso armato di un kalashnikov AK-47 e ha cominciato a sparare: i morti sono stati almeno 20, 26 i feriti. Poi si è arreso alla polizia. L’Fbi sta studiando un manifesto di 4 pagine, intitolato “The Inconvenient Truth”, che si ritiene sia stato scritto proprio dal 21enne: fa riferimento al massacro a marzo, a Christchurch, e alla Teoria della Grande Sostituzione.

Patrick Crusius: il suprematista bianco della strage di El Paso

L’attacco sarebbe una risposta all’invasione ispanica del Texas e il killer si dice ispirato dal suprematista bianco Brenton Tarrant, autore della strage nelle moschee nella città neozelandese. “Probabilmente oggi morirò”, scriveva il giovane che ha postato il manifesto in un forum che raccoglie posizione estremiste, 8Chan, appena 20 minuti prima della prima telefonata di allarme alla polizia di El Paso:

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Il manifesto proclama l’odio per immigrati e ispanici, illustra un piano dettagliato per separare le minoranze etniche in un zone recluse del Paese, illustra il timore che presto i bianchi saranno “etnicamente sostituiti”, accusa gli ispanici e gli americani di prima generazione di portare via il lavoro e annacquare la cultura statunitense. L’attacco è una risposta – si legge – “all’invasione ispanica del Texas: loro sono quelli che istigano e non io. Io sto semplicemente difendendo il mio Paese dalla sostituzione etnica e culturale portata da un’invasione”. L’autore insiste che non e’ razzista e che le sue opinioni “sull’automazione, sull’immigrazione e su tutto il resto anticipano Trump e la sua campagna elettorale”.

Patrick Crusius e Brenton Tarrant

Il giovane, di cui c’è una foto mentre entra nel locale – maglietta con le maniche corte, pantaloni lunghi color chiaro, occhiali e cuffie per proteggersi dal rumore degli spari, un fucile automatico imbracciato e pronto a far fuoco – si sarebbe fermato solo quando sono finite le munizioni ed e’ stato catturato dalla polizia senza opporre resistenza. Tra i feriti, 9 sono in condizioni critiche ma stabili: ci sono anche due minori, tra i quali un bambino di due anni. Intanto la polizia ha perquisito la casa di famiglia, ad Allen, in Texas, a circa mezz’ora di auto da Dallas e oltre 9 ore da el Paso.

Del piano di Tarrant abbiamo parlato qui:

Tarrant è solo uno dei tanti che crede all’esistenza di un fantomatico piano segreto per sostituire le popolazioni native europee con i migranti provenienti dall’Africa. Quel piano si chiama “Piano Kalergi” ed in Italia ne hanno parlato tra gli altri Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Gianluigi Paragone.

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Il frontespizio del manifesto di Tarrant

Non deve sorprendere poi così tanto: Tarrant è tutto tranne che un pensatore originale. Quello che scrive lo ha letto altrove, su Internet, e non fa altro che ripetere una lezione ben assimilata. Quella secondo la quale i “bianchi” e “gli europei” sono in pericolo perché gli immigrati di religione musulmana traghettati sulle nostre spiagge dalle ONG fanno più figli e ci stanno lentamente sostituendo. Cose già sentite? Senza dubbio, visto che sono il nucleo della propaganda della quasi totalità dei partiti sovranisti europei (in Italia abbiamo Lega e Fratelli d’Italia). Quindi quello che è successo in Nuova Zelanda è colpa dei vari Orbán, Salvini, Le Pen, Meloni o Wilders (il leader del partito sovranista olandese PVV)? No. Ma è impossibile ignorare come tra la propaganda omicida di Tarrant e quella dei patridioti ci siano numerosi punti di contatto.

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