Matteo Salvini contro il terribile Piano Kalergi

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-08-17

Il leader della Lega teme che qualcuno stia mettendo in atto il genocidio degli italiani inviando via mare decine di migliaia di migranti per soppiantare una popolazione di sessanta milioni. Storia di una bufala consolidata

article-post

Matteo Salvini difende l’Italia ventiquattrore su ventiquattro tutti i giorni, anche a Ferragosto. Lo fa a modo suo, con dichiarazioni di intenti (del genere “quando sarò io al Governo”) e denunzie di complotti, cospirazioni e oscure trame ordite ai danni del nostro Bel Paese. E se il problema dell’Italia è l’invasione degli immigrati il leader della Lega Nord ha già individuato i responsabili e sfoderato la pistola soluzione che ci salverà i pochissimi italiani rimasti in Italia.

MATTEO SALVINI E IL GENOCIDIO DEGLI ITALIANI
A Matteo non la si fa, se così tanti stranieri cercano di venire in Italia un motivo ci sarà (ci vogliono invadere!!1) e senza dubbio c’è qualcuno che organizza l’invasione dei clandestini. Ed infatti ecco cosa ha detto Matteo Salvini ieri:

È in corso un tentativo di genocidio delle popolazioni che abitano l’Italia da qualche secolo e che qualcuno vorrebbe soppiantare con decine di migliaia di persone che arrivano da altre parti del Mondo. Non possiamo permettercelo, un Paese normale con un Governo normale blocca le partenze, blocca gli sbarchi e non ne arriva più neanche uno.

L’ultima volta che ho controllato in Italia abitavano 60.795.612 persone. Di questi 3.874.726 persone sono cittadini stranieri regolarmente residenti. Eppure Matteo Salvini teme che decine di migliaia di persone possano soppiantare una popolazione di sessanta milioni di abitanti. Il genocidio delle popolazioni che vivono in Italia da qualche secolo (quindi non da sempre) ha un nome ed un responsabile, si tratta infatti della vecchia storia del Piano Kalergi. Per farla breve il Piano Kalergi è la versione aggiornata e rivista della bufala dei Protocolli dei Savi di Sion. Prende il nome da Richard Nikolaus von Coudenhove-Kalergi, un politico austriaco che ha teorizzato l’idea di Paneuropa e ha questa particolarità: non ha mai parlato di un piano di invasione organizzato per sterminare i popoli europei. Ma questo è un altro dettaglio, per i complottisti Kalergi è stato colui che ha teorizzato l’utilizzo dell’immigrazione per snaturare le radici europee. Le frasi attribuite a Kalergi (e di conseguenza il fantomatico Piano) sono il frutto di un lavoro di copia&incolla delle dichiarazioni di Kalergi, dalle quali i complottisti avrebbero dedotto l’esistenza del Piano di sterminio. Ovvio, l’hanno inventato loro.
 
IL PIANO KALERGI, RAGA!1!
Naturalmente chi crede nell’esistenza del Piano Kalergi è contro un’Europa dei popoli, perché favorirebbe il meticciato e l’inquinamento della razza europea (qualsiasi cosa voglia dire). Favorendo l’invasione degli immigrati i soliti poteri forti (inutile che stiamo a fare nomi, li conoscete già!1) prenderanno il controllo delle nostre esistenze, rendendoci schiavi nella nuova élite politico-economico-culturale. In buona sostanza chi crede che ci sia un piano per far invadere l’Europa dagli immigrati generalmente ha profonde simpatie per un altro austriaco del Novecento.
matteo salvini bloccare sbarchi
Matteo Salvini può anche tentare di raccontarci la favoletta dell’invasione organizzata oppure quella dell’affondamento dei barconi a scopo “umanitario” come ha fatto in un recente post su Facebook. Ma la realtà dei fatti è che il Piano Kalergi è solo una fantasia e che affondare i barconi nei porti libici non salverebbe vite umane. Ma evidentemente agli elettori della nuova Lega di Salvini l’idea piace, e quindi il buon Matteo probabilmente starà pensando di usare i trecentomila fucili padani ancora caldi per fermare il “genocidio” delle popolazioni che abitano l’Italia. Se poi qualcuno vuole fare notare a Salvini che gli unici a morire sono i migranti e non gli italiani forse potrebbe accorgersi che le vittime sono gli stranieri, non gli italiani.

Potrebbe interessarti anche