La corsa a ostacoli di Paolo Savona verso via XX Settembre

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-05-22

Il Fatto pubblica un’intercettazione del 2005 su Impregilo e Dell’Utri e sostiene che il suo nome potrebbe risultare indigesto per la base M5S

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«O è Paolo Savona o salta tutto». Così, raccontano le cronache, Matteo Salvini si sarebbe impuntato ieri sul nome del ministro dell’Economia cercando di imporre il nome dell’economista già ministro con Ciampi e nel frattempo diventato critico dell’Europa e dell’euro.

La corsa a ostacoli di Paolo Savona verso via XX Settembre

Ma già ieri il dibattito intorno al suo nome era infuocato, tanto che si diceva che in “ambienti politici” (chissà quali…) circolasse con insistenza la voce di una sua intercettazione del 2005 in cui Savona, allora presidente della società di costruzioni Impregilo, parlava con l’economista Carlo Pelanda del Ponte di Messina, per la cui costruzione Impregilo era in corsa. E Pelanda gli riferiva: “La gara per il ponte sullo Stretto la vincerà Impregilo, me lo ha detto Marcello Dell’Utri”. Oggi, puntuale come la morte, sul Fatto Quotidiano il sempre informatissimo Marco Lillo chiudeva il cerchio:

Vale la pena rileggere la richiesta di archiviazione di quel caso firmata dal procuratore Walter Mapelli il 2 aprile 2007. […] DALLE TELEFONATE emerge va che i politici vicini a Berlusconi, intesta il ministro Pietro Lunardi e Marcello Dell’Utri, si sarebbero schierati con Impregilo ma il pm chiese e ottenne l’archiviazione perché “la manipolazione della gara (…) non ha trovato decisivi riscontri”.

paolo savona
L’articolo su Paolo Savona di Marco Lillo sul Fatto Quotidiano (22 maggio 2018)

LE MOTIVAZIONI però non sono un buon viatico per entrare nelle grazie del M5S. “Certamente – spiegavano i pm – le conversazioni intercettate tra gli indagati Paolo Savona e Carlo Pelanda sono inquietanti (…) perno di una possibile accusa è la conversazione in data primo giugno 2004, nella quale Pelanda riferisce a Savona di aver parlato con ‘il senatore mio amico’(Dell’Utri, ndr ) di un possibile accordo tra Impregilo e Vinci per costituirsi in consorzio nella gara per l’appalto del ponte, e di aver ricevuto una tranquillizzante risposta‘ non esiste che Astaldi possa vincere quel tipo di cosa, vince Impregilo’, tanto da spendere questa rassicurazione con Landau (Patrick Landau, un consulente dell’impresa franco-canadese Vinci, ndr) rappresentandogli che ‘Astaldi può fare tutti i consorzi che vuole però quella gara non la vince neanche morto e quindi è inutile che metta in piedi tutto sto casino’”.

L’articolo conclude dicendo che a inquietare la base M5S potrebbe essere quindi la biografia del professore “gradito al mondo berlusconiano”. D’altro canto Lillo sul Fatto chiese all’epoca anche il ritiro della candidatura di Virginia Raggi e sappiamo tutti com’è andata a finire.

Euro-noeuro delle mie brame

Non pare infatti credibile che nasca qualche levata di scudi interna al MoVimento 5 Stelle per stoppare il nome di Savona vista la generale inconsistenza di senso critico degli attivisti grillini, che negli anni e in questi ultimi giorni hanno ingoiato ben di peggio. D’altro canto ieri quando il senatore Elio Lannutti ha provato a esprimere perplessità su altri nomi in circolazione per il governo («Governo M5S-Lega: cambiamento o restaurazione. Leggo di nomi legati a cricche e grembiulini. Massolo, ma cosa c’entra questo signore, che guida Fincantieri svenduta a Macron, coi valori del M5S?»”) è stato seppellito da un tale uragano di kittipaga che in confronto uno tsunami al massimo poteva pettinarlo. La stessa cosa è successa qualche giorno fa a Paola Nugnes.

elio lannutti governo lega-m5s

Più rilevanti le obiezioni sulla sua posizione politica riguardo l’euro che hanno avuto e hanno tuttora grande popolarità nella Lega e in alcune frange del grillismo. L’impressione è che se alla fine arriverà davvero un veto sul suo nome, questo servirà a spianare la strada di via XX Settembre a Giancarlo Giorgetti. E vissero tutti felici e contenti. Fino alla prossima volta.

Leggi sull’argomento: Paolo Savona ministro dell’Economia del governo Lega-M5S?

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