La campagna elettorale del leghista contro i migranti a scuola (all’insaputa dei genitori)

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-03-01

L’eurodeputato leghista ed ex sindaco di Adro Oscar Lancini si ricandida alle europee di maggio. Tre giorni fa ha partecipato ad una “conferenza” in un istituto tecnico torinese dove ha spiegato agli studenti – con il logo del suo gruppo bene in vista – che è importante mandare i migliori in Europa. Ha dichiarato che fuori dalla UE si muore e poi ha fatto distribuire un libretto dove si spiega che l’aumento della criminalità è tutta colpa dei migranti e dell’Unione Europea

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L’eurodeputato Danilo Oscar Lancini mercoledì 27 ha incontrato un gruppo di studenti delle classi quinte dell’Istituto tecnico commerciale «Germano Sommeiller» di Torino. In teoria l’incontro, cui gli allievi sono stati obbligati a partecipare dal preside – avrebbe dovuto essere una conferenza dal titolo «Torino’s business. Andata e ritorno per l’Europa». Ma l’intervento dell’eurodeputato leghista (il cui video integrale è visionabile sulla sua pagina Facebook) è stato ben poco tecnico.

Chi è Oscar Lancini, l’ex sindaco di Adro del “sole delle Alpi”

Oscar Lancini è noto ai più per essere l’ex sindaco di Adro (Brescia) famoso perché durante il suo mandato decise di tappezzare la scuola elementare del paese con il simbolo del “Sole delle Alpi”. Il simbolo della Lega Nord era ovunque, dallo zerbino all’ingresso ai banchi fino ai vetri delle aule. In tutto erano 700 e all’epoca (era il 2010) la “santificazione” dell’istituto intitolato a Gianfranco Miglio (considerato l’ideologo della Lega Lombarda) suscitò parecchie polemiche da parte di docenti e genitori dei bambini che non avevano gradito l’ingresso della politica nelle classi di una scuola elementare. Lancini poi fece da apripista ad un’altra grande tradizione della Lega, ancora attuale (si veda ad esempio il caso di Lodi): la “negazione della mensa” ai bambini, in prevalenza stranieri, i cui genitori non erano in regola con il pagamento. Tutto finì quando gli stemmi leghisti, che secondo la Lega invece erano simboli tradizionali dei padani, vennero rimossi e un anonimo benefattore si fece avanti (non senza difficoltà) per coprire le rette dei 15 bambini esclusi.


Nel 2017 Lancini fu condannato in primo grado dal tribunale di Brescia a tre anni di reclusione per la vicenda degli appalti per la realizzazione dell’area feste di Adro. L’inchiesta partita nel 2013 vedeva indagate a vario titolo una ventina di persone per i reati di truffa e turbata libertà degli incanti. Nel marzo del 2018 la sentenza venne annullata dalla Corte di Appello che ha accolto la richiesta dei difensori di uno degli imputati che avevano presentato un’istanza di annullamento perché i giudici avevano letto il dispositivo della sentenza senza riunirsi in camera di consiglio. Una settimana fa la vicenda processuale ha visto un nuovo colpo di scena: il processo deve iniziare da zero per tutti gli imputati, anche per coloro che erano stati assolti.

Oscar Lancini fa propaganda in una scuola davanti agli studenti?

Nel frattempo Lancini non è rimasto certo con le mani in mano. Nel 2014 si candidò alle elezioni europee ma non venne eletto. Quando dopo l’elezione al Senato Matteo Salvini rinunciò al seggio da eurodeputato per assumere il ruolo di ministro dell’Interno Lancini ne prese il posto. Ed era proprio in veste di europarlamentare dell’ENL – il gruppo dell’Europa delle Nazioni e della Libertà che raccoglie i deputati della Lega, del Front National e di Alternative für Deutschland  – che Lancini ha incontrato gli studenti. A scanso di equivoci a fianco al palco dei relatori era in bella mostra il logo dell’eurogruppo.

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Lancini – che è candidato anche alle prossime elezioni europee – ha tenuto un simpatico pistolotto (altrimenti detto comizio) nel quale spiegava agli alunni quanto fosse importante mandare in Europa “i migliori” perché è in Europa che si decidono le sorti del Paese. Il tutto con a fianco ben visibile il logo dell’eurogruppo della Lega. Tra le altre cose l’eurodeputato leghista ha affermato che «uscire dall’Europa vorrebbe dire la morte» per il nostro Paese perché fuori dalla UE saremmo da soli di fronte a colossi come USA e Cina e non avremmo grandi speranze di sopravvivenza. Chissà cosa ne pensano i colleghi della Lega che da anni ci spiegano che bisogna uscire dall’Europa e dall’Euro smantellando il trattato di Maastricht.

Il libro anti-migranti distribuito agli studenti

Ma non è stato tanto il discorsetto da dieci minuti – durante i quali Lancini ha più volte battuto sul tasto di quanto sia importante mandare i politici migliori a Bruxelles – a suscitare l’indignazione dei genitori. A contorno della conferenza agli alunni sono state messe a disposizione degli studenti alcune decine di copie – riferisce La Stampa di oggi – di un volumetto dal titolo «L’onda del crimine migrante». Vale a dire la traduzione italiana – curata dallo stesso Lancini – del “rapporto” «Migrant Crime Wave» pubblicato dal gruppo ENL-ENF.

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Il libro, scritto dall’eurodeputata pro-Brexit ed ex UKIP (espulsa dal partito di Farage per una questione di rimborsi truccati) Janice Atkinson. Nella prefazione Matteo Salvini mette subito in chiaro le cose: «The issue of immigration and criminality has been hidden for too long, generally underestimated, and those who denounced it were derided». L’intento del libro è infatti quello di dimostrare la stretta correlazione causale tra immigrazione e aumento della criminalità.
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La prefazione di Salvini si conclude con la famosa foto del Segretario della Lega che dorme al CARA di Mineo. Nell’introduzione la Atkinson scrive cose come “al mio arrivo all’Europarlamento nel 2014 sapevo che il posto era marcio e infestato da comunisti e sinistrorsi. E sapevo che molti dei “conservatori” erano dei falsi conservatori”. Si prosegue poi con un lungo e dettagliato elenco di crimini dei migranti, perpetrati ovviamente ai danni dei bravi cittadini europei perché i migranti sono più aggressivi dei “nativi”. Molto spazio è dedicato all’islamizzazione del Continente europeo con i conseguenti rischi di terrorismo e viene stilata una lista di tutti gli attacchi terroristici avvenuti in questi anno per mano di integralisti islamici. Nella conclusione l’autrice scrive che “violenza e criminalità sono aumentate in Europa grazie all’aumento senza precedenti del numero di immigrati, facilitato da Schengen [gli accordi di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini europei NdR] e dalle politiche delle aperture dei confini da parte della UE”. Questo ragionamento è sbagliato per due motivi: il primo è che le politiche di controllo dei confini esterni sono ancora materia esclusiva dei singoli stati, quindi la UE non c’entra. Il secondo è che gli accordi di Schengen riguardano le migrazioni interne e non l’afflusso di migranti extra-UE. C’è quindi parecchia confusione: Lancini va in una scuola a fare propaganda elettorale, dice che l’Europa è importante e poi distribuisce un libro in cui si accusa l’Unione Europea di essere la causa di tutti i mali.

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