«Mi attaccano perché sono donna»: Virginia Raggi come Maria Elena Boschi

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-06-15

Ieri a Porta a Porta la sindaca di Roma Virginia Raggi, mentre dava l’ok a via Giorgio Almirante rimangiandoselo subito dopo, ha detto una cosa che ha fatto fischiare le orecchie a molti: “Parlare di sistema Raggi è vergognoso e oltraggioso. La procura ha detto che io non c’entro, sono stati coinvolti altri esponenti di …

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Ieri a Porta a Porta la sindaca di Roma Virginia Raggi, mentre dava l’ok a via Giorgio Almirante rimangiandoselo subito dopo, ha detto una cosa che ha fatto fischiare le orecchie a molti: “Parlare di sistema Raggi è vergognoso e oltraggioso. La procura ha detto che io non c’entro, sono stati coinvolti altri esponenti di altri partiti come Michele Civita ex assessore della giunta Zingaretti e si parla di sistema Raggi. Io non c’entro forse questo accanimento mediatico perché sono donna forse perché sono del M5s, forse perché sono donna. Io non sono lo sfogatoio d’italia”. Di Sistema Raggi aveva parlato ieri Repubblica, e quindi la frase innanzitutto conferma che la sindaca minacciava querela al giornale ieri nella dichiarazione che ha fatto circolare attraverso le agenzie di stampa. La sindaca era infuriata anche perché Sergio Rizzo ha chiesto le sue dimissioni.

Ma soprattutto, l’uscita della sindaca sull’attacco in quanto donna non ha potuto non ricordare a tutti la famosa ospitata di Maria Elena Boschi a Otto e 1/2 con Marco Travaglio su Banca Etruria: l’allora ministra disse che Travaglio la attaccava “perché sono una donna” e poi accusò Travaglio di aver “fatto i soldi con spettacoli teatrali in cui una donna poco vestita scimmiottava le sue risposte sulla riforma costituzionale”. Dal Partito Democratico al MoVimento 5 Stelle, l’argomento è identico. Il governo del cambiamento?

Leggi sull’argomento: Lo stop di Virginia Raggi a via Almirante

 

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