Ma quanto spende Lucia Borgonzoni per sponsorizzare i contenuti su Facebook?

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-01-08

Qualche giorno fa Lucia Borgonzoni e Matteo Salvini si sono lamentati in coro perché Stefano Bonaccini chiedeva contributi volontari per la sua campagna elettorale. E siccome parliamo di gente espertissima sui social network, l’effetto che hanno scatenato è stato quello di moltiplicare i contributi al governatore dell’Emilia Romagna. Oggi il Corriere di Bologna nota però …

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Qualche giorno fa Lucia Borgonzoni e Matteo Salvini si sono lamentati in coro perché Stefano Bonaccini chiedeva contributi volontari per la sua campagna elettorale. E siccome parliamo di gente espertissima sui social network, l’effetto che hanno scatenato è stato quello di moltiplicare i contributi al governatore dell’Emilia Romagna. Oggi il Corriere di Bologna nota però che in molti tra gli emiliano romagnoli che usano Facebook o Instagram, hanno notato negli ultimi giorni che i post della candidata di Salvini appaiono sempre più spesso in homepage. Anche a chi non ha mai scelto di seguire, o non ha mai cliccato «mi piace», sulla pagina della candidata del centrodestra.

La ragione è semplice: la macchina elettorale di via Bellerio, a tre settimane dal voto,ha deciso di lanciare una massiccia campagna di «contenuti sponsorizzati» sulle principali piattaforme social. Negli ultimi quattro giorni sono state 21 le inserzioni a pagamento pubblicate dalla Lega attraverso la pagina della Borgonzoni, per una spesa che dal 4 gennaio potrebbe aver superato i 9 mila euro: il condizionale è d’obbligo, visto che Facebook non pubblica il costo esatto di ogni inserzione, ma si limita a indicare una forbice entro cui si colloca la spesa (la spesa per la campagna elettorale, fa sapere lo staff della candidata, verrà diffusa più avanti come prevede la legge, ndr).

borgonzoni soldi bestia

In ogni caso, fa sapere il Corriere,  si tratta di post pubblicati nelle scorse settimane, ora rilanciati con un’iniezione di fondi grazie al meccanismo delle inserzioni a pagamento:

Il post più dirompente? Quello più semplice: la foto sorridente della Borgonzoni, un cuore con i colori della bandiera italiana e una frase breve: «Il 26 gennaio la liberiamo?». Con una spesa tra i 1.500 e i 2.000 euro è riuscito a raggiungere tra le 300 e le 350 mila visualizzazioni in Emilia-Romagna, soprattutto uomini (59%). Con una spesa di poco inferiore, tra 1.000 e 1.500 euro, la Lega ha diffuso il più possibile il video-sfottò su un comizio poco partecipato di Bonaccini a Piacenza: «Non spingete», il commento alla clip, scandita dalle note di Quattro amici di Gino Paoli. La visualizzazioni hanno sfiorato le 400mila.

Leggi anche: Parlateci di Borgonzoni: assenteista record al comune di Bologna (e poco presente pure al Senato)

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