Parlateci di Borgonzoni: assenteista record al comune di Bologna (e poco presente pure al Senato)

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-01-07

Come già il capo del suo partito anche la senatrice della Lega candidata alla presidenza dell’Emilia-Romagna si fa vedere poco in consiglio comunale, ma allora perché non si dimette e lascia il posto a qualcuno che possa davvero fare gli interessi dei bolognesi?

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La senatrice Lucia Borgonzoni, candidata per la Lega alla presidenza della Regione Emilia-Romagna è impegnata al massimo nella campagna elettorale. Ad esempio oggi non ha trovato nemmeno il tempo di mangiare e per pranzo si è dovuta accontentare di “un croissant al volo”.  Ma mentre la Borgonzoni batte a tappeto la regione di cui fino a poco tempo fa ignorava i confini e mentre Matteo Salvini la fa letteralmente sparire dalla campagna elettorale emerge come la senatrice della Lega non sia proprio la più stakanovista, quando si tratta di stare sui banchi delle istituzioni nelle quali è stata eletta.

Le assenze record di Lucia Borgonzoni al Consiglio Comunale di Bologna

Al plurale, perché Lucia Borgonzoni oltre ad essere membro del Senato è anche consigliere comunale a Bologna, la sua città. Come da tradizione leghista (anche qui Salvini ha fatto scuola) risulta essere tra i consiglieri più assenteisti, soprattutto da quando nel marzo del 2018, è stata eletta a Palazzo Madama. Dal momento che non sussiste alcuna forma di incompatibilità tra i due mandati rappresentativi la Borgonzoni ha potuto mantenere entrambe le cariche elettive (tanto più che a Bologna i consiglieri percepiscono un gettone di presenza e basta). Nulla però la obbligava a mantenere entrambe le poltrone, soprattutto in considerazione dell’impegno necessario per partecipare alle sedute del Senato e delle commissioni a Roma.

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Eletta nel 2016 (quando era candidata a sindaco per la Lega), per la gioia dei bolognesi che l’hanno votata e che ha l’onere di rappresentare però la senatrice leghista è risultata essere la più assenteista del consiglio comunale nel terzo trimestre del 2019. Ovvero in quel periodo in cui Lucia Borgonzoni era a metà tra l’incarico di sottosegretario che ha rivestito durante il Governo Conte 1 e il ritorno all’essere una “semplice senatrice” impegnata a parlare di Bibbiano. Ma non è che le cose prima dell’elezione al Senato andassero meglio.

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Se si consultano i dati sulle presenze dei consiglieri comunali e sulla partecipazione alle votazioni si scopre che la Borgonzoni è sempre stata tra i consiglieri più assenteisti e tra quelli che meno hanno partecipato alle votazioni. Questo già prima del 2018, cioè quando il suo unico incarico era quello di rappresentare i cittadini e gli elettori della Lega al consiglio comunale Lucia Borgonzoni non è che ci andasse poi tanto spesso. Ironia della sorte, ricordava qualche tempo fa il Corriere di Bologna, qualche anno fa la candidata della Lega nel 2011 propose con un odg di decurtare l’indennità degli assessori che non si presentavano alle sedute.

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Fonte

Nemmeno al Senato la Borgonzoni spicca per il numero di presenze visto che secondo i dati di OpenPolis ha partecipato 32.12% delle votazioni elettroniche (la media per il Senato si attesta all’84%) e ha totalizzato il 13.66% di assenze (rispetto ad un valore medio del 6,5%). A Palazzo Madama però la Borgonzoni non è la più assenteista (è alla 40esima posizione, compresi i senatori a vita) ma può vantare il forse poco invidiabile primato di essere tra i senatori della Lega con più assenze.

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