La bufala del M5S al 43% nei sondaggi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-05-31

Il deputato M5S Manlio Di Stefano e il quasi ministro M5S Riccardo Fraccaro postano i risultati di un sondaggio di Porta a Porta che li dà al 43% ed esultano. Ma c’è un piccolo problema nella loro interpretazione di quei numeri…

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Oggi il deputato del MoVimento 5 Stelle Manlio Di Stefano, autorevolissimo esperto di esteri, ha dato il via a una discreta ola su Facebook mostrando un sondaggio che dà il M5S al 43% tratto dalla trasmissione Porta a Porta e dai dati di Euromedia e dell’Istituto Piepoli. «Serietà, intransigenza e rispetto per gli italiani pagano sempre. Il nostro obiettivo però non è crescere nei sondaggi ma dare al Paese un governo che ci faccia sentire finalmente fieri di essere italiani. Ce la stiamo mettendo tutta», è la sobria dichiarazione del deputato.

La bufala del M5S al 43% nei sondaggi

Siccome il MoVimento 5 Stelle non è che faccia ministro il primo che capita, il collega di Di Stefano Riccardo Fraccaro, che il totoministri ha dato spesso nella rosa dei candidati, su Twitter postava un video tratto dalla trasmissione accompagnato dalla seguente sobria dichiarazione: “Un risultato clamoroso: il #M5S è tra il 41 e il 43%, ha da solo la maggioranza assoluta”. Queste le intenzioni di voto degli italiani diffuse da @RaiPortaaPorta. Non crediamo nei sondaggi ma sentiamo la fiducia dei cittadini: @luigidimaio, avanti così. Noi al Governo ci andremo”.

C’è però un piccolo problemino. I sondaggi di Euromedia e dell’Istituto Piepoli sulle intenzioni di voto in questa fase e con questa legge elettorale, letti e illustrati al minuto 30 della trasmissione, sono in realtà questi:

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Secondo questi dati il MoVimento 5 Stelle è accreditato del 33,7% da Alessandra Ghisleri di Euromedia e al 31,5% da Piepoli, rispettivamente in crescita di un punto e in perdita di 1,2 punti rispetto al 4 marzo. Sondaggi tutto sommato in linea con quelli degli altri istituti di rilevazione, soprattutto quello di Piepoli.

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Secondo i sondaggi di Euromedia e Piepoli, viene spiegato durante la trasmissione, il centrodestra è accreditato di un 40,4% in crescita del 3% e vicinissimo alla soglia che permette di ottenere la maggioranza nelle due camere mentre ad esempio il Partito Democratico è dato in perdita da Ghisleri così come gli altri di centrosinistra.

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Cosa è successo al sondaggio di Porta a Porta?

Il sondaggio che dà il M5S al 43% è invece un altro ed è quello che viene introdotto da Vespa spiegando che si sono testate le possibili alleanze e, nel caso della slide illustrata e fatta girare dai grillini, si illustra l’effetto nei sondaggi di una cosa che ancora non c’è, ovvero la lista unica di centrodestra. Se Salvini, Berlusconi e Meloni si presentassero in una lista unica, unirsi non gioverebbe, spiega il conduttore, perché l’unione dei tre partiti dà risultati peggiori rispetto al fatto che ciascuno corra da solo.

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In questo caso teorico, che – si spiega nella trasmissione – è portato avanti soprattutto da Giovanni Toti di FI (presente in trasmissione) mentre in realtà Lega e FdI pensano a una loro lista insieme, come ha scritto oggi Repubblica, i risultati sarebbero quelli che il MoVimento 5 Stelle spaccia tra i suoi fans su Facebook e su Twitter come quelli reali. L’illustrazione parte dal minuto 45 della trasmissione e l’effetto potrebbe essere spiegato dal fatto che Berlusconi è un alleato “scomodo” sia per gli elettori della Lega che per quelli di FDI, che passerebbero a un altro schieramento. Spiega Vespa: “Il dato clamoroso è che la lista unica di centrodestra schiaccerebbe il PD e favorirebbe il M5S”. Il quasi ministro Fraccaro e il deputato Di Stefano hanno estrapolato – forse senza nemmeno rendersene conto – dal contesto della trasmissione quella parte senza aver presente che stavano parlando del caso particolare della lista di centrodestra e del suo presunto (magari probabile, ma pur sempre presunto) effetto sull’elettorato. La parte divertente è che questo modo di fare da parte del M5S è il loro metodo di governo. Divertente o agghiacciante?

Leggi sull’argomento: Perché Pierluigi Ciocca sarebbe un ottimo ministro del governo Lega-M5S

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