«Lucia Borgonzoni manca di rispetto agli elettori dell’Emilia-Romagna»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-04

Lo scoramento di chi aveva puntato sulle promesse di Lucia Borgonzoni e oggi è rimasto con il cerino acceso in mano. E c’è anche chi chiede che l’ex candidata sconfitta da Bonaccini molli il seggio da consigliera comunale a Bologna (dove si è vista raramente)

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«Fare una battaglia per vincere la Regione e poi decidere di rimanere in Senato. Credo abbia dimostrato il mancato rispetto per quel milione di emiliano-romagnoli che l’hanno votata. Questa è la solita politica, non cambiamento. Firmato un elettore leghista»: il Corriere di Bologna riporta questo commento di un utente su Facebook che testimonia lo scoramento di chi aveva puntato sulle promesse di Lucia Borgonzoni e oggi è rimasto con il cerino acceso in mano. E c’è anche chi chiede che l’ex candidata sconfitta da Bonaccini molli il seggio da consigliera comunale a Bologna (dove si è vista raramente):

Ieri in Comune il Pd con Simona Lembi è tornato alla carica per chiedere le dimissioni da consigliera comunale «visto che da due anni non svolge quel ruolo». Processo alle intenzioni e soprattutto a quella promessa: «In caso di sconfitta lascerò il Parlamento e siederò in Regione, non potendo mantenere il doppio incarico di senatrice e consigliere regionale», che i detrattori le stanno ricordando sui social network, citandole quanto disse su Rai3 il 14 gennaio a Cartabianca.

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Fratelli d’Italia preferisce non entrare nel merito, la vicepresidente di Forza Italia, Anna Maria Bernini, invece spiega sinteticamente di «rispettare la scelta di voler esercitare da Roma l’opposizione al governo nazionale». Affonda il colpo Manes Bernardini, sostenitore con alcuni candidati civici della lista della Borgonzoni ma dai tempi dell’abbandono alla Lega mai tenero nei confronti della ex collega di partito: «Scegliere di abbandonare sarebbe l’ennesimo errore e l’ennesima volta in cui avremo buttato via del tempo».

E sui ring dei social ci si divide tra chi la difende sostenendo «che da Roma il suo ruolo di opposizione può essere maggiormente valorizzato» e chi ne legge a poco più di una settimana dal voto un velocissimo tradimento. Perfino Vittorio Sgarbi,unico eletto di Forza Italia in Assemblea legislativa che però darà «al 95%» spazio a Valentina Castaldini in quanto già deputato, rivendica che «per me e Salvini si trattava di una battaglia nazionale, in effetti essendo stata la candidata presidente per la Borgonzoni è un po’ diverso e delicato… ma magari cade il governo prima dell’insediamento e per qualche mese avremo modo di farei consiglieri regionali».

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