Lucia Borgonzoni e quelli che danno la colpa a Conte per l’assalto ai supermercati

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-03-10

Centinaia di irresponsabili ieri sera hanno pensato bene di prendere d’assalto i supermercati. La leghista Lucia Borgonzoni non ha perso tempo e ha subito dato la colpa al Governo e al Presidente Conte che non avrebbero spiegato bene cosa non si può fare nell’Italia “Zona Protetta” per il coronavirus

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Ieri a tarda sera il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato l’estensione a tutto il territorio Nazionale delle misure di contenimento per il Coronavirus che istituiscono una Zona protetta nella quale vengono applicate a tutto il Paese le disposizioni stabilite con il DPCM emanato l’8 marzo. Al di là dell’unica novità – la sospensione di tutti gli eventi e manifestazioni sportive – il nuovo decreto non introduce particolari divieti e restrizioni.

Nel nuovo DPCM non è vietato fare la spesa

Esattamente come con il DPCM dell’8 marzo non esiste un vero e proprio divieto per limitare gli spostamenti all’interno della propria provincia di residenza. Si chiede agli italiani di evitare spostamenti non necessari all’interno delle aree “a contenimento rafforzato”.«Gli spostamenti in tutta Italia saranno possibili solo per motivi di lavoro, necessità o salute» ha detto ieri Conte. Gli unici cui è fatto divieto di spostarsi sono le persone già positive al coronavirus e coloro che sono in isolamento volontario. Non vengono bloccati i trasporti pubblici, treni o servizi di trasporto locale. Non vengono chiusi i negozi, ad eccezione dei centri commerciali il sabato e la domenica. La ragione? È importante evitare gli assembramenti all’aperto e nei locali aperti al pubblico, che sono vietati,al primo punto del nuovo decreto ha detto ieri il Premier e si legge .

lucia borgonzoni decreto conte zona protetta - 1

Ed infatti subito dopo il discorso di Conte migliaia di italiani, con evidenti problemi di comprensione, hanno deciso di mettersi in fila davanti ai supermercati aperti 24 ore su 24 per paura di rimanere senza scorte di cibo. Ma nel provvedimento che ieri il Presidente del Consiglio ha definito “Io resto a casa” non è vietato fare la spesa. E il premier lo ha specificato: «gli approvvigionamenti ai supermercati saranno sempre assicurati. Non c’è stop a trasporto merci». La presidenza del Consiglio dei ministri ha poi precisato che «non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte».

È così difficile capire cosa significa “sono vietati gli assembramenti nei luoghi pubblici”?

La decisione giusta è stare a casa. Non è un concetto difficile da capire. Eppure molti hanno pensato bene come prima cosa da fare di correre al supermercato. C’è chi come la leghista Lucia Borgonzoni ha pensato bene di dare la colpa al Governo e a Conte che non avrebbero spiegato bene alla gente cosa possono o non possono fare. Anche il cronista sportivo Sandro Piccinini ha scritto su Twitter «possibile che migliaia di persone siano così imbecilli? Non ci sarà stato anche qualche errore di comunicazione? “Restate a casa” non vuol dire “vietato uscire per fare la spesa…”». Abbiamo però visto, con l’esodo da Milano dopo il primo decreto, che sì, le persone quando sono spaventate o si fanno prendere dal panico si comportano da imbecilli.

piccinini supermercati decreto conte zona protetta - 2

Borgonzoni e Piccinini non sono gli unici a prendersela con. Molti utenti si lamentano che il Governo non abbia detto agli italiani che non dovevano assaltare i supermercati. Ma davvero abbiamo bisogno di un governo che ci dica cosa non dobbiamo fare perché non siamo in grado di capire il senso di un divieto come «è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico» e di una semplice raccomandazione come “restate a casa” e uscite solo quando necessario?

lucia borgonzoni decreto conte zona protetta - 2

Vogliamo che lo Stato tratti i suoi cittadini come bambini o come adulti che sono in grado di comprendere il senso di qualche riga di testo e di un discorso di pochi minuti? Allora non lamentiamoci se poi le misure saranno ancora più severe e stringenti. Sono letteralmente settimane che viene spiegato che oltre a leggi, decreti e divieti occorre far leva sul senso di responsabilità individuale di ogni cittadino. E sono settimane che assistiamo a scene di assalti ai supermercati, fughe dalle zone rosse, persone che approfittano della chiusura di scuole e uffici per andarsi a fare una vacanza in montagna o che scappano dagli ospedali dopo aver fatto il test. Ci vuole un divieto per ogni minimo possibile comportamento irresponsabile? No. Così come non serve spiegare il senso di tre semplici parole che vengono ripetute da giorni da specialisti, medici, tecnici e politici. Per certe persone non basterebbe un disegnino.

Leggi anche: Si può fare la spesa con il decreto zona protetta in Italia?

 

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