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Il collaboratore di Laura Castelli accusato di estorsione a Chiara Appendino

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-02-02

Luca Pasquaretta detto Pitbull fino a un anno fa comandava in Comune tra doppi incarichi ed eventi organizzati dimenticando le autorizzazioni. Ieri è stato perquisito perché è accusato di aver ricattato la sindaca

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È una storia di cui si conoscono pochissimi dettagli: l’attuale portavoce di Laura Castelli, ovvero Luca Pasquaretta, che ha ricoperto lo stesso ruolo a Torino per Chiara Appendino, è indagato per estorsione nei confronti della sindaca.

Luca Pasquaretta indagato per estorsione
Ieri mattina i carabinieri hanno notificato un nuovo avviso di garanzia a Luca Pasquaretta, 42 anni, giornalista lucano trapiantato a Torino dove dal 2016 fino allo scorso 4 agosto è stato il portavoce della sindaca M5S e capo ufficio stampa della Città, incarico lasciato ad agosto per poi ricoprire, scrive oggi il Fatto in un articolo a firma di Andrea Giambartolomei, quello di collaboratore del sottosegretario all’Economia Laura Castelli (senza inquadramento ufficiale, tanto che non risulta dal sito del Mef), anche lei grillina torinese.

Luca Pasquaretta è stato l’addetto stampa di Chiara Appendino e il capo ufficio stampa del Comune di Torino dal giorno dell’elezione della sindaca fino al 2018, quando è finito nei guai prima per l’incarico di portavoce di Massimo Bray della Fondazione del Libro che era durato quindici giorni con un compenso di cinquemila euro. Il caso era stato sollevato dal capogruppo Pd Stefano Lo Russo e la sindaca aveva difeso il collaboratore affermando che l’incarico, per il quale Pasquaretta in seguito ha restituito il compenso, era stato autorizzato. Tuttavia molti consiglieri, anche quelli del M5s, lo ritenevano inopportuno, soprattutto perché era stato saldato a differenza di molti dipendenti e creditori della fondazione. La procura vorrebbe inoltre chiarire se Pasquaretta abbia effettivamente lavorato e se lo abbia fatto dopo gli orari d’ufficio. Il reato ipotizzato è peculato.

Pasquaretta collaboratore di Laura Castelli
Pasquaretta era poi finito nei guai nell’inchiesta su Piazza San Carlo. Un evento collaterale da lui organizzato, quello di Parco Dora è stato un evento “fantasma”, messo in piedi senza chiedere nemmeno l’occupazione del suolo pubblico e a quanto risulta non ci fu neppure il sopralluogo della Commissione di vigilanza della prefettura, a differenza di quanto avvenne per piazza San Carlo, sebbene la proiezione sotto la tettoia dello strippaggio di Parco Dora fosse inserita nei comunicati ufficiali del Comune.

Il 3 agosto scorso Pasquaretta aveva lasciato il Comune dopo l’addio all’incarico di capo ufficio stampa e di portavoce della sindaca. E qui nascono i fatti attualmente oggetto di indagine. La sua vicenda processuale era stata stralciata dall’indagine del Salone del Libro: ieri poi gli inquirenti hanno interrogato l’assessore al commercio Alberto Sacco e hanno perquisito l’abitazione di Pasquaretta. Stavolta il reato ipotizzato è estorsione nei confronti della sindaca e tutto sarebbe avvenuto poco prima che lasciasse l’incarico. Si può ipotizzare che l’ex portavoce abbia in qualche modo “chiesto” alla sindaca di trovargli un altro lavoro. Nel senso che l’avrebbe messa sotto pressione, anche se non si sa ancora in che modo.

Pasquaretta, l’estorsione e Chiara Appendino
Il portavoce era difeso dagli stessi avvocati di Chiara Appendino, lo studio Chiusano. Ieri hanno rinunciato all’incarico, proprio perché stavolta Pasquaretta è accusato in una vicenda che riguarda la sindaca. La Repubblica scrive che durante l’ultima edizione di Slow Food è comparso al fianco dell’europarlamentare M5S Tiziana Beghin: «È solo una consulenza», aveva fatto sapere l’eletta piemontese.

Con Pasquaretta della prima infornata di collaboratori che la Appendino ha portato in Comune ha salutato anche  Paolo Giordana, l’«eminenza grigia» del Comune, finito nei guai per aver tentato di far togliere una multa elevata da Gtt ad un passeggero senza biglietto, che però era anche suo amico. Giordana ora ha ottenuto la messa in prova. E ogni tanto finisce sui giornali perché racconta quanto sono cattivi i grillini.

Leggi sull’argomento: Chiara Appendino verso la richiesta di rinvio a giudizio per Piazza San Carlo

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