Perché Luca Morisi è stato la star di Report ieri sera

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-29

Chi paga la #bestia? La villa in provincia di Verona del Casaleggio di Salvini e quella vecchia storia della barista che ha fondato una società che gli ha dato 480mila euro

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Il Casaleggio di Salvini Luca Morisi ieri è stato la star di Report. Il programma di Sigfrido Ranucci ha mandato in onda un lungo servizio firmato da Giorgio Mottola con una parte molto interessante dedicata al social media manager del Capitano.

Come Luca Morisi è stata la star di Report ieri sera

A partire dalla sua attuale residenza, che si trova in un casolare in provincia di Verona senza targa e campanello: lui è nato e cresciuto a Mantova ma l’appartamento l’ha comprato nel 2007 da una società (la SOCEC) di Andrea Lieto, imprenditore con aziende in paradisi fiscali e in strette relazioni con uomini d’affari russi. L’imprenditore russo Sergei Martianov è suo vicino di casa: Morisi ha scritto a Report facendo sapere che lui il russo non lo conosce e pregando la trasmissione di non associarlo ad affari loschi.

Morisi, racconta Ranucci sulla scorta del servizio di Milena Gabanelli su Report, gestisce 35 “esperti digitali” che seguono Salvini 24 ore su 24 e veicola messaggi mirati che creano discussione: “La pacchia è finita”, “prima gli italiani”, “i porti sono chiusi”. I messaggi vengono rilanciati attraverso altre pagine, secondo una tecnica che prima su internet veniva chiamata semplicemente spam ma adesso è una raffinata tecnica di influenza digitale che lévati.

I soldi della Bestia di Morisi

Poi Ranucci racconta del milione di euro incassati dalle ASL in amministrazione leghista in Lombardia. Dati direttamente o attraverso gara? Le aziende non hanno trovato il tempo di rispondere in due anni. Poi ci sono i 480mila euro partiti dal gruppo al Senato della Lega e arrivati con un giro un po’ tortuoso proprio a Morisi: il 2 maggio 2018, a due mesi dalle elezioni, la cognata di Alberto Di Rubba, Vanessa Servalli, apre una società: la Vadolive srl. Di Rubba, con Andrea Manzoni, è uno dei due collaboratori di Giulio Centemero, tesoriere della Lega indagato a Bergamo per finanziamento illecito. Il gruppo della Lega di Salvini al Senato sottoscrive con questa società un contratto da 480mila euro per comunicare le attività della Lega sui social network, ovvero fare il mestiere di Luca Morisi. La cognata di Di Rubba ha un bar a Clusone in provincia di Bergamo.

Subito dopo la scena si sposta su Vanessa Servalli, che viene intercettata nel suo bar dove il giornalista le chiede come mai lei abbia aperto una società che ha ricevuto i 480mila euro della Lega. “Lei non sa nulla e l’hanno messa lì per qualcun altro?”, le chiede. Il contratto è stato interrotto dopo qualche mese ma una parte dei soldi sono arrivati ai membri dello staff di Salvini che avevano già un contratto fiduciario con il ministero dell’Interno (che ci costa un migliaio di euro al giorno): si parla di 87mila euro.

vanessa servalli vadolive

Subito dopo Report ascolta il senatore e capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, a cui chiede perché hanno sottoscritto il contratto da 480mila euro con la società Vadolive. Il parlamentare, intercettato in strada mentre sta andando a votare sul decreto Sbloccacantieri, non ha tanta voglia di rispondere. Sigfrido Ranucci spiega che il contratto stipulato con la Vadolive, fondata otto giorni prima e di proprietà della barista che è cognata del direttore amministrativo del gruppo: “E’ legale tutto questo?”, si chiede il conduttore, “Sì, è legale perché la legge permette che si possano affidare i soldi pubblici a chi dicono loro purché siano spesi e rendicontati per le attività istituzionali del gruppo“.

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