Opinioni
La foto dell’americano bendato e il popolo bue che rinuncia ai propri diritti con il voto da casa
Elio Truzzolillo 29/07/2019
Su tutti i media è apparsa la foto di Natale Hjorth, uno dei due giovani americani indagati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, ammanettato e bendato nella caserma di via Selci. Sullo sfondo, in una sorta di dissonanza ambientale, s’intravedono le immagini del generale Dalla Chiesa e dei giudici Falcone e Borsellino, persone abituate […]
Su tutti i media è apparsa la foto di Natale Hjorth, uno dei due giovani americani indagati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, ammanettato e bendato nella caserma di via Selci. Sullo sfondo, in una sorta di dissonanza ambientale, s’intravedono le immagini del generale Dalla Chiesa e dei giudici Falcone e Borsellino, persone abituate a trattare con professionalità e rispetto persino i più spregevoli mafiosi. È inutile soffermarsi troppo sulla banale considerazione che quella foto è un’offesa tanto alla memoria di Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino quanto a quella del povero Mario Cerciello Rega. Non indulgerei più di tanto sulle legioni d’imbecilli assetati di sangue che infestano i social con sempre meno vergogna, quelli che “se ci fossi stato io gli avrei fatto ben altro” (sintomo di un evidente degrado morale e intellettuale del paese). Lascerei a persone più colte di me il tentativo di spiegare a questi imbecilli secoli di elaborazione intellettuale, filosofica e giuridica dall’Habeas corpus a oggi. Sorvolerei, infine, anche sul fatto che è proprio sulla tolleranza verso questi episodi (magari apparentemente banali) che cresce l’humus che poi può portare a casi come quello di Cucchi e Aldrovandi. Quello che mi ha colpito davvero è il tweet dell’account ufficiale della Lega che a quella foto accompagna il seguente commento:
“Alcuni giornali sostengono che si tratti di una FOTO CHOC, voi cosa ne pensate?”
Capito? Ci sarebbero alcuni giornali (ovviamente quelli buonisti che non capiscono la giusta rabbia della gente per bene) che di fronte ad un carabiniere morto hanno pure il coraggio di fare storie per quella foto (la cui diffusione per chi non lo sapesse è contraria alla legge). Non siamo di fronte al solito consigliere comunale esaltato o ai titoloni vomitevoli di certi ben noti quotidiani, è proprio l’account ufficiale del primo partito italiano in pectore che chiede al popolo se c’era bisogno di fare tanto “casino” per un (presunto) complice di un feroce assassino. Parliamoci chiaro, ha tutta l’aria di essere un test politico di massa, la domanda implicita è: “Fin dove possiamo spingerci senza che il nostro elettorato abbia un moto di disgusto?”. In pratica si chiedono dove possono arrivare dopo aver fomentato per mesi (o anni) l’odio e la rabbia del popolo contro la UE che vuole distruggere l’Italia, gli immigrati, le ONG, gli omosessuali, i Rom e i giudici di sinistra che liberano i delinquenti per farci dispetto. Il popolo avrà capito che tutti i mali dipendono da un atteggiamento buonista di qualche fighetto intellettuale e che è venuta l’ora di un deciso giro di vite contro certe anacronistiche garanzie? Hanno già tastato il terreno più volte e il corpaccione marcio dell’elettorato non si è mai ribellato. Il Capitano Salvini ha messo alla berlina delle ragazze minorenni pubblicandone la foto, ha definito sosia della Boldrini (l’allora presidente della camera) una bambola gonfiabile, ha invocato castrazione chimica e lavori forzati, ha attaccato i magistrati che non si conformano alle sue attese, ha tenuto in mare per giorni donne e bambini naufraghi (persino se raccolti da navi della guardia costiera) in sfregio a ogni convenzione internazionale, ha promesso espulsioni di “comunistelle viziate tedesche” che non poteva fare, ha minacciato, offeso e ingiuriato come l’ultimo dei guappi di quartiere. Infine si è rifiutato di rispondere alla stampa, al parlamento e ai cittadini sul Russian gate italiano, eppure… eppure il suo gradimento è continuato a salire.
Capite perché si chiedono fin dove possono arrivare? Ma non pensate che siano solo Salvini e la Meloni (quella che sbava al solo pensiero di poter sequestrare e affondare una nave delle ONG) a vivere di rendita sull’odio del popolino. Il M5S fa egregiamente la sua parte. Basterebbe ricordare il Di Maio che teorizza il carcere obbligatorio fino alla fine del processo per i presunti stupratori o che si domanda se il carcere sia sufficiente per chi investe e uccide due bambini (cosa voleva intendere? Sollecitava la pena di morte? La tortura? La menomazione fisica?). Ancora, ricordate il video disgustoso pubblicato dal “pacioso” ministro Bonafede dopo l’estradizione di Battisti? È normale che in un paese occidentale i ministri della Giustizia e dell’Interno ignorino i più elementari principi del diritto e del buon gusto? D’altronde quando la Lega con quel demenziale tweet si appella al popolo per sapere se la foto è o non è tollerabile, non si discosta molto da quel principio di democrazia diretta (che in realtà serve solo a sancire decisioni prese altrove) teorizzato dal M5S. Il popolino non ha forse votato su Rousseau il salvataggio di Salvini dal processo? Voteremo anche le proposte di grazia del ministro Bonafede? Che gran divertimento sarà e come, d’altronde, deve essersi divertita la folla di Gerusalemme quando ha scelto tra Barabba e Gesù, al pari della plebaglia del Colosseo quando suggeriva all’imperatore chi dovesse vivere o morire. Ma oggi è molto più semplice, oggi abbiamo la tecnologia che ci permette di votare comodamente da casa il vincitore dell’Isola dei Famosi così come i giusti trattamenti da riservare agli indagati. Una volta che avremo stabilito (con la scusa di una pelosa solidarietà alle forze dell’ordine) che bendare un delinquente è lecito, poi potremmo anche perdonare due sganassoni o un paio di cali in bocca? Che Signora mia questi prima delinquono e poi pretendono di essere trattati con i guanti bianchi. Il piano è quindi questo (non importa se preordinato o no, certe cose accadono sempre secondo certi schemi quasi necessari): prendi un popolo insoddisfatto e fagli provare rabbia e odio verso dei nemici immaginari (la UE, Soros, i buonisti, le multinazionali, i Rom, gli immigrati, i ladri di bambini di Bibbiano che agiscono con la complicità del PD e dei giornali) e convincili che è colpa di questi nemici se hanno una vita grama. Poi inventa un’invasione e un’emergenza criminalità che non esistono e fai sentire la gente in pericolo, accerchiata e frustrata. Testa progressivamente la rabbia dilagante, per capire fin dove puoi spingerti e alla fine sarà la stessa gente che ti chiederà (dietro un tuo velato suggerimento) di fare di tutto per essere difesa. Sì Signori, è così che si erodono le libertà civili nelle democrazie moderne, non con i carri armati e i colpi di stato ma per acclamazione del popolo bue. Milioni d’imbecilli che votano per togliere diritti a qualcuno e che non si accorgono che li stanno levando a sé stessi. Milioni d’imbecillì che rinunciano alle proprie libertà applaudendo estasiati.
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