Le minacce di Mario Improta di Vox Italia a Matteo Villa

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-01-15

Mario Improta, ex vignettista a 5 Stelle in seguito anche rimosso dal suo incarico presso il Comune di Roma a causa di un disegnino mooooolto spiritoso sull’Unione Europea e Auschwitz, di recente ha aderito a Vox Italia, il nuovo partito del turbofilosofo Diego Fusaro. Su questo fronte c’è da segnalare che mentre Mario Improta è “dirigente” (così …

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Mario Improta, ex vignettista a 5 Stelle in seguito anche rimosso dal suo incarico presso il Comune di Roma a causa di un disegnino mooooolto spiritoso sull’Unione Europea e Auschwitz, di recente ha aderito a Vox Italia, il nuovo partito del turbofilosofo Diego Fusaro. Su questo fronte c’è da segnalare che mentre Mario Improta è “dirigente” (così lui dice) di Vox Italia, il turbofilosofo e la sua formazione avevano difeso Marione quando la polemica della vignetta era nata, ma poi avevano improvvisamente perso la voce quando il Museo di Auschwitz aveva risposto. Coincidenze, casualità, avevano judo (cit.).

mario improta minacce

Oggi però il sopracitato Improta ha deciso di continuare a dare spettacolo di sé rispondendo a Matteo Villa di ISPI, “colpevole” di aver denunciato le balle sovraniste sulle ONG e i morti in mare con numeri e dati, con i suoi soliti argomenti: “Pur detestando la Lega e Salvini credo che tu mi faccia ancora più schifo. Umanamente sei ributtante. La tua propaganda pro traffico di esseri umani verrà presto giudicata e condannata. Prepara le valige (sic)”.

matteo villa
Il tweet di Villa

Ora, non si capisce chi debba – e in forza di quale legge – condannare la “propaganda pro traffico di esseri umani” secondo il dirigente di Vox, ma in ogni caso prendiamo atto del fatto che qualcuno nel partito di Fusaro crede che quando vincerAHAHAHAHA le elezioni farà “preparare le valig(i)e” a chi non la pensa come lui.

vox italia genova fascisti cap portuali - 1

Nell’attesa che questo accadAHAHAHAHAH, non può che tornare a mente quella volta che Vox Italia apprese «con stupore e raccapriccio» che un “sedicente gruppo antifascista” aveva invitato i gestori del Circolo dell’autorità portuale di Genova a non concedere la sala per il loro convegno. In realtà, aveva spiegato il presidente del CAP Oliva a Genova24, Fusaro era stato già avvertito una settimana prima: «Ho chiamato Diego Fusaro già la settimana scorsa e gli ho detto che questa presentazione qui non si può fare. Chi è venuto qui a chiedermi la sala mi ha detto che loro non c’entrano nulla con l’estrema destra spagnola e che non sono fascisti, ma oggi i fascisti non sono più come ai tempi di Almirante, si nascondono in sigle e partitini e sono anche più pericolosi. Non appena ho capito di cosa si trattasse ho detto di no».

vox italia genova fascisti cap portuali - 2

Fusaro avrebbe dato al Presidente del Circolo il numero di Mori ma Oliva aveva aggiunto che «sono giorni che cerco senza esito di contattarlo al telefono». Fusaro su Facebook l’aveva presa benissimo: «messaggio per i coniglietti arcobaleno di “Genova Antifascista”. Non sarete certo voi, brigate fucsia dello squadrismo antifascista da centri sociali “okkupati” (e al guinzaglio dei padroni), a fermare noi, che non siamo né fascisti né antifascisti». Chissà se il turbofilosofo voleva dire “né di destra né di sinistra”.

Leggi anche: «Qui ospitiamo tutti, ma non i fascisti» e il CAP di Genova chiude la porta a Vox Italia di Fusaro

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