La sede abusiva di Fratelli d’Italia nelle case confiscate a Guidonia
di Mario Neri
Pubblicato il 2020-02-14
Repubblica Roma racconta oggi che c’è stato un deciso salto in avanti per l’appartamento che si trova in via Giotto a Guidonia, confiscato ai clan legati alla camorra e alla Sacra Corona Unita e diventato all’epoca comitato elettorale della Lega per Salvini. Adesso è una sede ufficiale di Fratelli d’Italia: Da sede del comitato elettorale …
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Repubblica Roma racconta oggi che c’è stato un deciso salto in avanti per l’appartamento che si trova in via Giotto a Guidonia, confiscato ai clan legati alla camorra e alla Sacra Corona Unita e diventato all’epoca comitato elettorale della Lega per Salvini. Adesso è una sede ufficiale di Fratelli d’Italia:
Da sede del comitato elettorale della “Lega per Salvini” a sede ufficiale di Fratelli d’Italia. Gli occupanti abusivi di case confiscate dal tribunale di Roma e assegnate al Comune di Guidonia, hanno solo cambiato bandiera ma non location. Gli appartamenti sono sempre quelli di via Giotto, immobile che nel 2017 il tribunale aveva tolto a personaggi legati alla camorra e alla sacra corona unita, consegnato allo Stato che, a sua volta li aveva destinati a residenza per le forze dell’ordine. La Lega fino a qualche mese fa e da ieri Fratelli d’Italia se ne sono invece impossessati. Occupandoli.
![sede abusiva fratelli d'italia guidonia](https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2020/02/sede-abusiva-fratelli-ditalia-guidonia.jpg?imwidth=828&imdensity=1)
Nell’agosto scorso in quello che viene chiamato il quartiere Pichini svettava una bandiera dell’Italia, l’adesivo col volto di Salvini attaccato sul muro e sul citofono un altro adesivo “Lega Salvini premier”, con scritto sopra a pennarello “Sbaraglia”.
Quando suoniamo il campanello ci viene incontro un uomo seminudo, vestito solo con un paio di slip, che dice di essere «convintamente leghista», che con Repubblica non parla, e che in quell’appartamento ci vive lui quando non ci sono eventi importanti per la Lega. Come l’appuntamento elettorale per le scorse europee.
Poi si disse che era pronto lo sgombero e che «Nascerà il villaggio della legalità a Pichini (questo il nome del quartiere dove sono le case sequestrate nel 2017 alla malavita, ndr) — aveva dichiarato il vicesindaco pentastellato Davide Russo — In questa zona di Guidonia Montecelio hanno messo le mani la camorra dedita all’estorsione, all’usura, al riciclaggio, al reimpiego di denaro e beni di provenienza illecita, al fraudolento trasferimento di beni e valori, con l’aggravante del metodo mafioso». Ora c’è la Meloni.
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