Il comitato elettorale della Lega nella casa tolta ai clan (e occupata abusivamente)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-01

ln via Giotto, al numero 58, una delle case sequestrate alla criminalità organizzata di Guidonia e destinate alle forze dell’ordine è stata occupata abusivamente e trasformata nella sede elettorale della Lega per Salvini

article-post

Uno dei 170 appartamenti tolti nel 2017 a criminali di rango, legati sia alla camorra che alla Sacra Corona Unita, nel corso di una enorme operazione della Dda, è diventato un comitato elettorale della Lega. ln via Giotto, al numero 58, una delle case sequestrate alla criminalità organizzata di Guidonia e destinate alle forze dell’ordine è stata occupata abusivamente e trasformata nella sede elettorale della Lega per Salvini.

Il comitato della Lega nella casa tolta ai clan

La storia la racconta oggi su Repubblica Roma Federica Angeli, che prende spunto dalla denuncia del vicesindaco di Guidonia, Davide Russo del M5S, che durante la campagna elettorale per le elezioni europee fotografò e denunciò ai carabinieri del posto quanto aveva scoperto.

Non solo che i 40 appartamenti di quelle palazzine, destinati alle forze dell’ordine erano stati occupati abusivamente così come gli altri 100 sequestrati lungo via Giotto nel corso dell’operazione Babylonia del 2017. Non solo che quegli inquilini abusivi si allacciavano alle utenze di chi regolarmente vive lì e che a gestire per 1.300 euro famiglia quella illegale affittopoli delle case della mala era il custode giudiziario.

Ma anche che, si legge nella denuncia: «a giudicare dall’insegna che appare esposta sulla ringhiera di un appartamento sequestrato, sembrerebbe che sia stato adibito a sede del partito Lega per Salvini dove viene sposta una scritta “prima gli italiani” come si evince dalla fotografia che allego».

lega casa tolta ai clan 1

In quello che viene chiamato il quartiere Pichini, fino a ieri svettava una bandiera dell’Italia, l’adesivo col volto di Salvini attaccato sul muro e sul citofono un altro adesivo “Lega Salvini premier”, con scritto sopra a pennarello “Sbaraglia”.

Quando suoniamo il campanello ci viene incontro un uomo seminudo, vestito solo con un paio di slip, che dice di essere «convintamente leghista», che con Repubblica non parla, e che in quell’appartamento ci vive lui quando non ci sono eventi importanti per la Lega. Come l’appuntamento elettorale per le scorse europee.

L’inquilino specifica: «Comunque è tutta responsabilità mia eh…».

Leggi anche: Maghrebini? Il testimone smentisce i carabinieri su Mario Cerciello Rega

Potrebbe interessarti anche