Il messaggio dell’imprenditore a Salvini e Di Maio

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-05-31

Lupo Rattazzi, quinto figlio di Susanna Agnelli e Urbano Rattazzi e presidente della compagnia aerea Neos oltre che membro del cda di Exor (qui la sua biografia), compra oggi una pagina di Repubblica per una lettera aperta a Matteo Salvini e Luigi Di Maio in cui mette in guardia contro i “pericoli” del Piano B per …

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Lupo Rattazzi, quinto figlio di Susanna Agnelli e Urbano Rattazzi e presidente della compagnia aerea Neos oltre che membro del cda di Exor (qui la sua biografia), compra oggi una pagina di Repubblica per una lettera aperta a Matteo Salvini e Luigi Di Maio in cui mette in guardia contro i “pericoli” del Piano B per l’uscita dall’euro alla cui stesura collaborò anche il professor Paolo Savona:

lapo rattazzi salvini di maio

Come sappiamo, nell’occasione, secondo Scenarieconomici.it, Savona spiegò il suo punto di vista sul piano A, ovvero sulle riforme dell’eurozona che avrebbero dovuto salvarci dal piano B. Questo è invece ciò che ha detto Savona nel famoso convegno:

E Rattazzi non è evidentemente a conoscenza del fatto che la Lega ha dalla sua parte senatori e deputati che conoscono benissimo le conseguenze dell’uscita dall’euro. E forse non sa che dieci mesi fa in un articolo pubblicato su Il Populista, organo web della Lega Nord, Giancarlo Giorgetti e Claudio borghi Aquilini, ovvero responsabile politica estera e politica economica Lega Nord, sostenevano che su UE ed euro “la nostra posizione, democraticamente discussa e approvata a maggio all’ultimo Congresso di Parma con due nostre mozioni, è chiarissima, scritta e coerente da sempre. La riepiloghiamo in due righe per chi non avesse voglia di leggere i nostri documenti e per chi, magari, fa finta di non capire”. E qual era la posizione, secondo quanto scrivevano i due? Questa:

Gli altri Stati Europei sono partner naturali e fondamentali per l’Italia ma l’Unione Europea dopo Maastricht è diventata un mostro che danneggia tutti e soprattutto noi. Quindi noi vogliamo riscrivere tutti i trattati con l’obiettivo di tornare allo status di cooperazione pre-Maastricht che ha imposto moneta, parametri inventati di finanza pubblica e che col fiscal compact è diventato ancora più assurdo. Pensiamo che uno smantellamento controllato e concordato di Euro e trattati capestro sia nell’interesse di tutti. Se però dovessero dirci di no, non ci faremo umiliare come invece capita al Pd in ogni situazione, vedi beffa dei migranti.

Leggi sull’argomento: Perché Mattarella ha bocciato Paolo Savona

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