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Habemus Governo Conte

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-31

Giovanni Tria all’economia, Enzo Moavero Milanesi agli Esteri, per Savona pronti gli Affari Europei. Si chiude così la crisi aperta dalle elezioni del 4 marzo. La fiducia in Senato già domenica?

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«Ci sono tutte le condizioni per un governo politico MoVimento 5 Stelle – Lega»: con questa dichiarazione comune di Luigi Di Maio e Matteo Salvini si chiude la crisi di governo generata dalle elezioni del 4 marzo e il governo Conte è in dirittura d’arrivo. Il totoministri vede Giovanni Tria al ministero dell’Economia, Enzo Moavero Milanesi al ministero degli Esteri mentre per Paolo Savona è pronto il dicastero degli Affari Europei. Il governo già da domenica 3 potrebbe presentarsi al Senato per il dibattito sulla fiducia.

Habemus Governo Conte

Agli interni andrà Matteo Salvini mentre per Di Maio è pronto l’accorpamento di ministero del lavoro e ministero dello sviluppo. La lista dei ministri non dovrebbe essere molto lontana da quella bocciata da Mattarella per la presenza di Paolo Savona all’Economia. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarà Giancarlo Giorgetti. Secondo quello schema, alla Lega sarebbe andato il ministero della Pubblica amministrazione (Giulia Bongiorno), gli Affari Regionali (Erika Stefani), la Disabilità (Lorenzo Fontana), l’Agricoltura (Gianmarco Centinaio). I politici del Movimento 5 Stelle sarebbero stati Riccardo Fraccaro (Rapporti con il Parlamento ), Barbara Lezzi (Sud), Alfonso Bonafede (Giustizia), Giulia Grillo (Salute). Sempre in quota grillina – seppur non esponenti del MoVimento – ci sarebbero stati Elisabetta Trenta alla Difesa, Mauro Coltorti alle Infrastrutture, Marco Bussetti all’Istruzione e Alberto Bonisoli alla Cultura.

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Giovanni Tria, probabile ministro dell’Economia del governo Conte

Si chiude così una settimana di crisi nera per la politica italiana che sembrava volgere verso la messa in stato d’accusa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che alla fine ha vinto la sua battaglia politica sul nome di Savona. Dopo giorni in cui si è favoleggiato di voto anticipato a luglio e di Fronti Repubblicani da mettere insieme con l’obiettivo di tenere la linea del Piave, Salvini ha capito che avrebbe potuto finire male soprattutto per lui. E ha ceduto su Paolo Savona, che comunque incassa il ministero degli Affari Europei e l’essere stato protagonista assoluto per una settimana della politica italiana.

La vittoria di Mattarella

Il capo dello Stato incassa una vittoria nella prima battaglia politica che ha dovuto sostenere con la nuova maggioranza di governo. Il suo progetto di “governo neutrale” in ben due occasioni ha messo fretta alle forze politiche portandole a trovare una soluzione diplomatica che probabilmente servirà da lezione anche in futuro. Giuseppe Conte ha avuto il merito di non sputare sul piatto dove aveva mangiato dopo aver rimesso l’incarico ed è quindi tornato in gioco facendo una figura da gentiluomo.

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Il totoministri del Tg di La7, che ripropone lo schema della prima proposta di Conte a Mattarella

Sarà interessante vedere come si armonizzeranno le istanze leghiste con la scelta di Tria all’economia. Il governo nasce e ha i numeri per durare cinque anni. A breve sapremo se avrà anche imparato la lezione di Mattarella.

Foto copertina da: La7

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