Politica
L’addio di Giuseppe Conte con battute sul curriculum
neXtQuotidiano 29/05/2018
Il professore si congeda dopo la prematura fine del suo incarico con qualche spiegazione e molto umorismo. Un saluto da vero signore finito in un gioco più grande di lui
Con spirito e garbo, il professor Giuseppe Conte si congeda dall’incarico di presidente del Consiglio con un’intervista rilasciata a Liana Milella su Repubblica, nella quale, al di là dei lazzi a cui è stato destinato in questi giorni si dimostra un’ottima persona, che alla fine è uscito sconfitto ma non per sue colpe. Fa anche una battuta molto significativa sulla vicenda del suo curriculum prima di chiarire però che non si è mai seduto al tavolo del contratto di governo:
Senta, ma perché non ha accettato l’interim dell’Economia?
«La lista dei ministri che ho proposto a Mattarella conteneva un elenco di persone, concordate con i leader della maggioranza, con la massima attenzione. Era una squadra equilibrata, forte di figure di rilievo politico e di qualche innesto di elevatissima competenza. Una diversa composizione non avrebbe garantito il raggiungimento degli obiettivi politici e operativi fissati nel contratto».Perché questa ostinazione su Savona?
«Quando con gli esponenti delle forze di maggioranza abbiamo valutato il suo nominativo come ministro dell’Economia, mi sono sentito subito rassicurato, perché figura di grande rilievo scientifico e di grande esperienza anche istituzionale. Ho poi effettuato vari riscontri con importanti economisti, traendo un giudizio sempre positivo».
Lei ha davvero lavorato al contratto di governo? Neppure una perplessità?
«Non mi sono mai seduto al tavolo, ma sono stato costantemente aggiornato sulle varie questioni e ho dato anche vari suggerimenti. Qualche perplessità? È nella logica di un contratto che si debbano trovare punti di incontro anche rispetto a posizioni differenti».Cos’ha provato quando ha parlato con Macron?
«Il tono è stato subito confidenziale e questo mi ha fatto capire che la tutela degli interessi del nostro Paese passa anche attraverso la capacità dei leader di instaurare e mantenere rapporti personali franchi e diretti. Peraltro, ci siamo scambiati anche delle prime impressioni su misure di politica economica meno recessive». Come giudica l’impeachment di Mattarella? «Oggi non ne parlo».Lei si candiderà con M5S?
«La proposta non è arrivata. Se e quando arriverà, valuterò».Il curriculum pensa di aggiornarlo?
«Quello che circola su internet risale a diversi anni fa ed è stato redatto frettolosamente. Lo aggiornerò anche alla luce delle cose che avevo dimenticato e che voi giornalisti in questi giorni mi avete ricordato».