Così l’esperto M5S di vaccini si dissocia dalla candidatura di Sara Cunial

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-02-01

Dopo la vicenda di Sara Cunial, candidata M5S sospesa per i vaccini e poi riammessa, era sceso il solito, scontatissimo silenzio dalle parti del MoVimento 5 Stelle riguardo la questione. Poi, dopo un post di Roberto Burioni sulla sua pagina Facebook, il professor Guido Silvestri, colui che sosteneva che “chiunque dica (tempo presente, ndr) che …

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Dopo la vicenda di Sara Cunial, candidata M5S sospesa per i vaccini e poi riammessa, era sceso il solito, scontatissimo silenzio dalle parti del MoVimento 5 Stelle riguardo la questione. Poi, dopo un post di Roberto Burioni sulla sua pagina Facebook, il professor Guido Silvestri, colui che sosteneva che “chiunque dica (tempo presente, ndr) che il M5S è contro i vaccini (sempre tempo presente, ndr), dice sciocchezze”, si è pubblicamente dissociato dalla scelta del M5S di candidare Sara Cunial. Il post – che arriva temporalmente dopo quello di Burioni in cui si nominavano lo stesso Silvestri ed Elena Fattori – è interessante per alcune affermazioni contenute al suo interno. Ad esempio questa: “Questo tipo di affermazioni di chiaro stampo no-vaxx assumono un valore simbolico notevole nel contesto della storia ahime’ discutibile di M5S su questo tema (almeno fino al maggio 2017), e gettano forti e legittimi dubbi sull’effettivo valore della linea ufficiale pro-vaxx del M5S – basata sul principio di “raccomandazione” e non sull’obbligo — che e’ stata da me enunciata sul blog di Beppe Grillo nel maggio 2017 e ribadita molte volte dal leader Luigi Di Maio”.

guido silvestri cunial

Ora, il fatto che lo stesso Silvestri ammetta che la storia del M5S è “discutibile” sul tema dei vaccini – del resto lo stesso aveva detto a Repubblica che i grillini «hanno responsabilità storiche precise nell’aver per lungo tempo tollerato, al proprio interno, posizioni e personaggi vicini all’anti-vaccinismo» – certifica che chi diceva che il M5S è stato contro i vaccini e molti suoi esponenti lo sono ancora – o meglio: usa il tema delle vaccinazioni per raccattare voti, il che è peggio che essere no-vax – non diceva sciocchezze. Semmai diceva sciocchezze chi pensava che bastasse un post sul blog di Grillo o un articolo sul Fatto Quotidiano per allineare tutti alla parola della scienza. D’altro canto forse non tutti ricordano il caso di Cinzia Ferri, sindaca M5S di Montelabbate che tempo fa condivise foto di manifesti no-vax su Facebook: all’epoca Silvestri e la Fattori dissero che stavano cercando “di capire”.

elena fattori guido silvestri

Come finì la storia? Finì che la sindaca, che aveva oscurato quel post, qualche tempo dopo lo mise di nuovo pubblico. All’epoca però nessuno si dissociò pubblicamente, forse perché la vicenda era sfuggita a Burioni.

guido silvestri sara cunial

Molto interessante è anche un’altra frase in cui Silvestri si dissocia (non dal M5S, ma) dalla candidatura di Sara Cunial: “Se il M5S vuole definire e caratterizzare se’ stesso come il partito del futuro, un partito che vuole dare voce e speranza a forze giovani e sane della nostra società, dopo un ventennio di stagnazione politica, economica e morale causata da una litania di mediocri governi di centro-destra e centro-sinistra, allora questo partito NON può pensare che per inseguire quattro voti valga la pena lasciare la porta aperta a chi vuole un nuovo Medio Evo fatto di complottismi, di deliri anti-scientifici e di assurdità sui vaccini“. E direi che su questa frase c’è poco da dire.

 

sara cunial 2

È invece un peccato che Silvestri abbia dimenticato nel suo post di scusarsi con i giornalisti che accusava di riportare fake news a proposito della candidatura di Sara Cunial: quei giornalisti avevano invece ragione ma si vede che oltre al M5S, anche chi ci gravita attorno continua a non comprendere che la delegittimazione della stampa è l’altra faccia della medaglia della denigrazione della scienza. Nello status su Silvestri in ogni caso è intervenuto proprio Roberto Burioni, il quale ha ricordato che la candidatura (all’uninominale, senza paracadute) del ricercatore Marco Bella a Pomezia appare in leggerissima contraddizione con quella nel plurinominale (da capolista, e quindi eletta sicura) di Cunial.

roberto burioni

Sarà interessante vedere se cambierà qualcosa tra coloro che si sono presi l’impegno di “aiutare” (in maniera disinteressata, ci scommettiamo) il M5S sulla scienza. O se magari tutti questi scienziati continueranno a perdere tempo “cercando di capire” quello che è evidente anche a un cieco.

Leggi sull’argomento: Sara Cunial: la candidata sospesa per i vaccini è stata riammessa

 

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