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Come i grillini stanno massacrando Di Maio sulla TAV
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2019-08-07
“Sei riuscito a distruggere il sogno, cos’altro vuoi distruggere prima di staccare la spina?”, chiedono disperati gli ex fans a Di Maio. Illusi: non è lui che decide quando si stacca la spina
Il MoVimento 5 Stelle si nasconde dietro Beppe Grillo sulla TAV, mai suoi fans non sembrano crederci molto. L’attacco del Garante del M5S ad Alberto Perino, colpevole di averlo chiamato giustamente traditore del no all’Alta Velocità in Val di Susa, ha risvegliato dal torpore i social media manager grillini (Di Maio non posta da ieri e basta leggere i commenti per capire perché: i suoi fans non hanno digerito il decreto sicurezza bis) che si sono messi a condividere lo status di Grillo, finito anche sul Blog delle Stelle. L’obiettivo è chiaro: nascondersi dietro Beppe. La riuscita, meno.
Come i grillini stanno massacrando Di Maio sulla TAV
Ad esempio da quella vecchia volpe di Vito Crimi, da sempre una delle menti più illuminate tra i grillini, non sembra che ci sia gente granché contenta: c’è chi chiede di bloccare la Verona-Padova e chi fa notare che bisognerebbe chiedere scusa.
In molti fanno notare che il M5S “sta perdendo i suoi valori” e chi prospetta un tracollo elettorale.
In molti pensano – a ragione – che si tratti di una commedia imbastita per chiudere il capitolo TAV. In realtà i grillini di governo avevano provato a ridiscutere l’opera ma il tentativo di Laura Castelli era velleitario e assurdo dal punto di vista economico e tecnico. In quel momento tutti hanno capito che la guerra era persa. Tutti tranne i grillini.
I grillini furiosi da Di Maio
A condividere il contenuto di Beppe è subito dopo anche Luigi Di Maio, che ha deciso prudentemente di non mettere la testa fuori dal guscio finché non sarà passata ‘a nuttata. Mandare avanti Grillo è la parola d’ordine. Il gradimento però è rivedibile.
“Salvini vi umilia e vi provoca tutti i giorni e continua a guadagnare consensi mentre il M5S perde voti, credibilità e oggi anche i suoi ideali. Non ho più un riferimento politico. Che tristezza”, scrivono con crudeltà a Luigi, che si è fatto persino pentacarica per loro.
I giudizi dei grillini delusi sono sempre i più votati e tutti puntano il dito sulla sottomissione totale alla Lega, che nessuno capisce.
Lo stillicidio continua ricordando anche tutte le altre repentine retromarce dei grillini su temi chiave che avevano cavalcato per rimediare i voti di protesta di tutta Italia, che sono tutti bellamente andati al M5S e che adesso ritornano indietro centuplicati in livore. Come è normale che sia in questi casi.
“Sei riuscito a distruggere il sogno, cos’altro vuoi distruggere prima di staccare la spina?”, chiede infine Gabriella a Di Maio. Illusa: non è lui che decide quando si stacca la spina.
Manlio “Kamikaze” Di Stefano se la prende con gli elettori della Val di Susa
Ma il migliore è l’ex informatico oggi giustamente sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. Il quale tira fuori un argomento di quelli che forse avevamo già sentito da qualche parte: è colpa degli elettori. Manlio sulla sua pagina Fb pubblica i risultati delle elezioni i Val di Susa alle ultime europee e, chissà perché, da ciò ne evince che la Val di Susa vuole il TAV (il che sarà anche vero, ma allora era vero anche prima – quando loro si opponevano lo stesso).
Manlio però ha una marcia in più: decide di rispondere ai commenti. A chi gli dice che il post è imbarazzante risponde che c’è la realtà della politica da capire, non il mondo delle favole che hanno promesso ai loro elettori per farsi votare.
Manlio continua a sostenere la bislacca tesi del voto in Val di Susa che vale, a posteriori e senza che nessuno di loro lo abbia detto prima, come referendum popolare sulla TAV, proprio quello che hanno osteggiato nei mesi scorsi perché non era necessario farlo.
C’è anche chi si ostina a non mangiare la foglia del problema politico chiamato Giuseppe Conte. Ma lì Manlio ha pronta la replica in politichese.
Soprattutto, bisogna dirlo, c’è anche un discreto numero di fans che sta ancora con Manlio e che la storia se la sta bevendo tutta.
E’ su questi che il M5S costruirà la sua prossima catastrofe elettorale e politica.
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