Fact checking
Chi è George Soros e perché fa paura alla ggente
Giovanni Drogo 05/05/2017
La visita di George Soros a Roma ha scatenato la fantasia dei complottisti sempre pronti a cogliere i segnali del “complotto sionista”. Tra questi Beppe Grillo che teme una nuova manovra speculativa di Soros nel nostro Paese. Il che, detto dal leader del partito che ci vorrebbe fuori dall’Euro per dare una mano agli speculatori, è davvero divertente
L’incontro tra il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e George Soros continua ad agitare il sonno degli esperti italiani di complotti e cospirazioni. Perché dopo la morte di David Rockefeller ai teorici del complotto demo-pluto-giudaico-massonico è rimasto solo lui: Soros.
Il diavolo veste Soros
Le caratteristiche per essere considerato “altamente sospetto” ce le ha tutte. È ebreo (e quindi solletica l’antisemitismo di ritorno), si è arricchito grazie ad operazioni di finanza internazionale, sovvenziona le ONG che soccorrono i migranti nel Mediterraneo Centrale e qualcuno lo ha pure accusato di aver finanziato la “rivoluzione” contro Donald Trump. Salvo poi scoprire che Soros è in affari con Jared Kushner, il genero del Presidente USA. Ma di base l’argomento contro Soros (oltre al suo cognome palindromo e quindi ipso facto diabolico) si riduce al fatto che è un ricco “colpevole” di esportare democrazia a destra e a manca con la sua Open Society Foundation. Prima della visita a Roma il nome di Soros era comparso nella vicenda di Gabriele Del Grande, il documentarista arrestato in Turchia che – ovviamente – si diceva fosse “finanziato da Soros”.
Come sempre le coincidenze segnalano che qualcosa non va. Ad esempio molti attenti parlamentari hanno notato che Soros fosse a colloquio con Gentiloni (oppure è viceversa??) proprio mentre Carmelo Zuccaro veniva audito in Commissione Difesa al Senato sulle Ong. Poco importa che Zuccaro abbia candidamente ammesso di non avere prove e di non sapere praticamente nulla. Beppe Grillo, che da anni agita lo spauracchio di Soros è andato oltre.
Presidente Gentiloni, di cosa avete parlato con Soros? Il miliardario l’ha avvisata che è in vista un’altra speculazione? Vuole comprare a prezzi ridicoli qualche gioiello italiano che ancora non è passato in mani straniere? Si è lamentato per l’inchiesta del procuratore Zuccaro sulle ONG che agirebbero come taxi del Mediterraneo e che sono finanziate con milioni di dollari ogni anno da Soros stesso? Le ha chiesto di intervenire per bloccare l’inchiesta?
Perché tutti hanno paura di Soros
Per il Capo Politico del MoVimento 5 Stelle Soros nella migliore delle ipotesi è venuto a fare shopping in Italia (e sappiamo che non è uno che si accontenta di via Condotti). Ma potrebbe essere venuto pure a lamentarsi – di persona! – dell’inchiesta di Zuccaro. Inchiesta che non è nemmeno partita, trattandosi di una indagine conoscitiva. Grillo ricorda anche di quella volta che Soros “causò una perdita del 30% del valore della lira e una perdita valutaria pari a 48 miliardi di dollari”. Una storia secondo la quale il magnate di origine ungherese provocò il crollo della lira con il suo fondo d’investimenti Quantum. In realtà le cose sono andate diversamente perché se è vero che Soros speculò sulla lira ma non fu lui “da solo” a farlo.
Semplicemente Soros seppe approfittare della debolezza del nostro paese e di una fuga di capitali che era già in atto. A dirlo è la stessa Banca d’Italia nella sua relazione del 1993 dove spiega che nel settembre 1992 dall’Italia uscirono 25.881 miliardi di lire. La speculazione di Soros, che pure c’è stata e nessuno nega, in questo immane flusso di denaro rappresenta una minima parte. Il fatto è che nel 1992 tutti sapevano che la lira era la moneta più debole del sistema SME e che dopo l’unificazione tedesca molti capitali vennero attirati dall’operazione della Bundesbank di alzare i tassi di interesse. La conseguenza fu che tutti, anche gli italiani, comprarono marchi e bund tedeschi.
Perché la politica usa Soros come spauracchio
Lo spauracchio di Soros però venne utilizzato per mascherare e far dimenticare la dabbenaggine della politica italiana, incapace di fermare la fuga di capitali per proprie responsabilità. Esattamente come in altre occasioni storiche e come oggi. Fa sorridere che chi si preoccupa della speculazione di Soros sulla Lira faccia parte di un partito che vorrebbe l’Italia fuori dall’euro. Ovvero in una situazione che consentirebbe nuove operazioni del genere.
La paura di Soros unisce MoVimento 5 Stelle, neofascisiti di Casa Pound, Lega Nord e personaggi noti per essere esperti di economia come Maurizio Gasparri. Coincidenze?