Partite IVA, professionisti e autonomi: il fondo di ultima istanza da 600 euro salirà a 800

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-29

Dal primo aprile hanno diritto all’indennità da 600 euro una tantum partite Iva, autonomi e i lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (attivi al 23 febbraio) iscritti alla gestione separata dell’Inps. La somma spetta anche ai dipendenti stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il proprio rapporto di lavoro dal 1 gennaio 2019 al 17 marzo 2020

article-post

Il Fatto Quotidiano racconta oggi che il Fondo di Ultima Istanza da 600 euro per i professionisti dovrebbe presto lievitare fino a 800 euro, mentre lo stop alle tasse verrà protratto fino a maggio e la platea dovrebbe essere allargata, in teoria anche a colf e badanti, mentre per percepirlo c’è sempre l’idea del PIN semplificato:

Dal primo aprile hanno diritto all’indennità da 600 euro una tantum partite Iva, autonomi e i lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (attivi al 23 febbraio) iscritti alla gestione separata dell’Inps. La somma spetta anche ai dipendenti stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il proprio rapporto di lavoro dal 1 gennaio 2019 al 17 marzo 2020, ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 e con un reddito non superiore ai 50mila euro. Sull’indennità non si pagheranno tasse.

La domanda va sempre presentata all’Inps. Mentre gli autonomi e i professionisti iscritti alle casse di previdenza private per percepire i 600 euro devono fare richiesta alla propria cassa: potranno farne richiesta i lavoratori che hanno percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo non superiore a 35mila euro; chi, sempre nello stesso anno di imposta, ha percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro cessando, riducendo o sospendendo la propria attività autonoma o di libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 a causa dell’emergenza sanitaria; chi ha chiuso la partita Iva va dal 23 febbraio al 31 marzo. Ad aprile, se saranno confermate le indiscrezioni sul nuovo decreto, l’indennizzo salirà a 800 euro.

contributo 600 euro autonomi partite iva click day
Coronavirus, gli interventi a sostegno delle categorie (Il Sole 24 Ore, 19 marzo 2020)

A questo fondo dovranno guardare i professionisti in regime di libera attività, si sta ragionando sull’inclusione di colf e badanti, a oggi escluse. È anche allo studio il coinvolgimento nell’operazione delle casse professionali. Agenti di commercio e contratti a tempo. Troveranno tutela nel fondo di ultima istanza, e non possono beneficiare dell’indennità di 600 euro che riguarda solo coloro che non siano iscritti alle altre forme previdenziali obbligatorie. Anche i lavoratori a tempo con contratto in scadenza in questi giorni, se esclusi da altre forme di tutela possono accedere al Fondo di ultima istanza.

Il ministero fa anche sapere che la sospensione di mutui, leasing e altri finanziamenti a favore di micro e pmi si applica anche ai lavoratori autonomi e ai professionisti con partite Iva. Non riguarda invece il credito al consumo.  Il periodo di sospensione comprende anche la rata in scadenza il 30 settembre 2020 che quindi non deve essere pagata. Chi si avvale della sospensione non può essere deferito come cattivo pagatore. La sospensione riguarda anche eventuali finanziamenti contratti da micro pmi, autonomi o professionisti con partite Iva per realizzare lavori di efficientamento energetico. Non è prevista l’indennità della Naspi per le partite Iva, sono previsti i 600 euro di beneficio per il mese di marzo. Beneficiano inoltre del blocco di esazioni dell’Agenzia entrate.

Leggi anche: Il Fondo di Ultima Istanza da 600 euro per i professionisti e la possibile estensione per colf e badanti

Potrebbe interessarti anche