Il Fondo di Ultima Istanza da 600 euro per i professionisti e la possibile estensione per colf e badanti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-27

Una selezione delle «Faq» che il ministero dell’Economia pubblica su tutti i fronti del Decreto Cura Italia e sugli aiuti come i 600 euro per i professionisti che l’INPS dovrebbe cominciare a erogare dalla settimana prossima tramite un PIN semplificato. 

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Il Sole 24 Ore pubblica oggi una selezione delle «Faq» che il ministero dell’Economia pubblica su tutti i fronti del Decreto Cura Italia e sugli aiuti come i 600 euro per i professionisti che l’INPS dovrebbe cominciare a erogare dalla settimana prossima tramite un PIN semplificato.

Il Fondo di Ultima Istanza da 600 euro per i professionisti e la possibile estensione per colf e badanti

In particolare il quotidiano segnala il possibile allargamento della platea per il Fondo di Ultima Istanza da 600 euro: si tratta di un sostegno per i lavoratori esclusi da altre forme di sostegno al reddito, e prevede l’erogazione di 600 euro a persona.

A questo fondo dovranno guardare i professionisti in regime di libera attività, si sta ragionando sull’inclusione di colf e badanti, a oggi escluse. È anche allo studio il coinvolgimento nell’operazione delle casse professionali. Agenti di commercio e contratti a tempo. Troveranno tutela nel fondo di ultima istanza, e non possono beneficiare dell’indennità di 600 euro che riguarda solo coloro che non siano iscritti alle altre forme previdenziali obbligatorie. Anche i lavoratori a tempo con contratto in scadenza in questi giorni, se esclusi da altre forme di tutela possono accedere al Fondo di ultima istanza.

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Coronavirus, gli interventi a sostegno delle categorie (Il Sole 24 Ore, 19 marzo 2020)

Il ministero fa anche sapere che la sospensione di mutui, leasing e altri finanziamenti a favore di micro e pmi si applica anche ai lavoratori autonomi e ai professionisti con partite Iva. Non riguarda invece il credito al consumo.  Il periodo di sospensione comprende anche la rata in scadenza il 30 settembre 2020 che quindi non deve essere pagata. Chi si avvale della sospensione non può essere deferito come cattivo pagatore. La sospensione riguarda anche eventuali finanziamenti contratti da micro pmi, autonomi o professionisti con partite Iva per realizzare lavori di efficientamento energetico. Non è prevista l’indennità della Naspi per le partite Iva, sono previsti i 600 euro di beneficio per il mese di marzo. Beneficiano inoltre del blocco di esazioni dell’Agenzia entrate.

Il Fondo PMI e il bonus prima casa

Ci sono poi i fondi per le PMI, a cui potranno accedere le ditte individuali e tutti i professionisti iscritti ad albi o elenchi (tenuti dal Mise). L’artigiano, l’idraulico o il titolare del bar già sono ricompresi fra queste categorie e quindi possono accedere al Fondo. Per microcredito e “importo ridotto” (fino a 20.000 incrementabili) il Fondo ammette già alla garanzia senza valutazione e all’80%.

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Il decreto di aprile con i nuovi indennizzi metterà al sicuro anche il bonus prima casa. L’agevolazione riconosciuta per la cessione della prima casa prima dello spirare dei 5 anni e riacquisto di altro immobile entro un anno o lo spostamento della residenza entro 18 mesi dall’acquisto, con la sospensione delle attività e in molti casi delle ristrutturazione rischia di essere persa. Il Mef annuncia nella risposta che nel decreto aprile sarà inserita una dereoga in quanto questi termini non sono sospesi perché la perdita delle agevolazioni fiscali collegate all’acquisto della prima casa si associa al compimento di atti o vicende di tipo non strettamente tributario. Infine, dal bonus botteghe e negozi sono esclusi i contratti che hanno come oggetto, oltre alla mera disponibilità dell’immobile, anche altri beni e servizi, quali i contratti di affitto di ramo d’azienda o altre forme contrattuali che regolino i rapporti tra locatario e proprietario per gli immobili ad uso commerciali.

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