Fact checking
L’epocale figuraccia dei Trump (e della Lega) sull’account fake di ANTIFA
neXtQuotidiano 02/06/2020
Twitter rimuove l’account che il figlio del presidente degli USA aveva etichettato come terrorista perché era in realtà gestito da organizzazioni di estrema destra. Anche il Carroccio aveva fatto un tweet sulla vicenda. Ovviamente senza capirci nulla
Twitter dà un altro dispiacere a Donald Trump, dopo aver corretto il suo tweet su voto per posta e brogli. La società ha rimosso un account chiamato ANTIFA America che invitava alla violenza rivendicando di rappresentare la posizione del movimento della sinistra antagonista bollato dal tycoon come organizzazione terroristica – ma che era stato creato da un gruppo suprematista. Prima della scoperta, Donald Trump jr, uno dei figli del presidente, lo aveva segnalato ai suoi 2,8 milioni di follower come esempio della pericolosità di Antifa.
L’epocale figuraccia dei Trump (e della Lega) su ANTIFA
Come avevamo raccontato ieri, il tweet dei fake ANTIFA era stato usato anche dalla Lega, i cui espertissimi social merda manager, che hanno così dimostrato di saper meritare fino all’ultimo centesimo lo stipendione che aveva assicurato loro Matteo Salvini al ministero dell’Interno, ci erano nella migliore delle ipotesi cascati in pieno. E ovviamente non avevano capito il motivo della sospensione dell’account da parte di Twitter.
Erano in ottima compagnia, visto che anche Donald Trump JR, figlio del presidente, ci era cascato:
Oggi, in uno statement riportato tra gli altri anche dalla CNN, Twitter ha spiegato che l’account era stato creato e utilizzato il giorno stesso da un gruppo di suprematisti bianchi – secondo alcuni ad Identity Evropa, movimento neonazista e suprematista – e ha rimosso l’account, chiudendone anche altri fake a loro collegati. “Questo account ha violato la nostra politica di manipolazione della piattaforma e spam, in particolare la regola sulla creazione di account falsi”, ha detto un portavoce di Twitter in una nota ripresa dalla CNN. “Abbiamo preso provvedimenti dopo che l’account ha inviato un Tweet che incita alla violenza e ha infranto le Regole di Twitter”. Sebbene l’account avesso solo poche centinaia di follower, è un esempio di come i suprematisti bianchi cercano di infiammare le tensioni negli Stati Uniti presentandosi come attivisti di sinistra online. D’altro canto l’estrema destra americana ed europea cerca da anni di far passare il movimento Black Lives Matter come finanziato da George Soros. Domenica Trump ha twittato che avrebbe designato Antifa come un’organizzazione terroristica, nonostante il governo degli Stati Uniti non abbia alcuna autorità legale per farlo. ANTIFA è un gruppo ampio e variamente organizzato di persone le cui credenze politiche si appoggiano alla sinistra – spesso all’estrema sinistra – ma non sono all’interno della piattaforma politica del Partito Democratico.
Perché Trump ce l’ha con gli ANTIFA?
Un editoriale del Washington Post ha spiegato che “la campagna di Donald Trump contro il movimento Antifa è un tentativo per distrarre dalla autentica rabbia dei manifestanti”. Trump, ricorda il Post, “non può, per ragioni pratiche e legali”, come invece ha promesso di fare di fare attraverso un tweet, “designare formalmente gli Antifa come un’organizzazione terroristica”. Inoltre, “né lui né il suo ministro della Giustizia (William Barr, ndr) hanno reso pubbliche prove specifiche che indichino che il movimento di estrema sinistra stia orchestrando le feroci proteste scoppiate in decine di città Usa”. “Le proteste, specialmente quelle viste negli Stati Uniti negli ultimi giorni – prosegue il Washington Post – sono vicende complicate, che spesso attirato partecipanti con un’ampia gamma di motivazioni e ideologie politiche, compresi alcuni con cattive intenzioni”.
Ma alcuni osservatori, rileva il Post, dicono di vedere nella decisione di Trump di prendere di mira gli Antifa “il tentativo di spostare l’attenzione da ciò che ha dato il via alle proteste: la rabbia per l’uccisione delle persone di colore da parte della polizia”.