Fabrizio Piscitelli: i telefoni criptati dietro l’omicidio di Diabolik

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-25

Piscitelli aveva tre cellulari, tutti criptati. Ed è impossibile adesso sapere chi ha detto al killer dove avrebbe trovato Diabolik

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Dietro l’omicidio di Diabolik c’è il giallo dei telefoni criptati. Fabrizio Piscitelli, ucciso in un’esecuzione di stampo mafioso il 7 agosto su una panchina al parco degli Acquedotti di via Lemonia al Tuscolano, utilizzava cellulari da cui è impossibile estrapolare informazioni. E quindi sarà più difficile trovare chi lo ha ammazzato sparandogli un colpo di pistola alla tempia in pieno giorno, incurante della possibilità di essere visto.

Fabrizio Piscitelli: i telefoni criptati dietro l’omicidio di Diabolik

Le piste che battono gli inquirenti portano tutte a un contrasto con gli altri capi della mala romana, privilegiando la pista degli albanesi. Sullo stesso piano anche i rapporti con il clan dei Senese, camorristi trapiantati a Roma ormai da più di 20 anni. Ma non solo i Senese sono entrati nel mondo criminale di Piscitelli monitorato anche nell’indagine “Mafia Capitale”: i suoi rapporti con Massimo Carminati e la banda di albanesi che oltre a tifare sugli spalti, sarebbe stata anche manovalanza criminale.

fabrizio piscitelli mappa droga capital
La mappa della droga nella Capitale (La Repubblica, 9 agosto 2019)

Piscitelli aveva tre cellulari, tutti criptati. Ed è impossibile adesso sapere chi ha detto al killer dove avrebbe trovato Diabolik. Intanto qualche sospetto arriva anche nei confronti dell’autista cubano che è scappato dopo l’omicidio ed è stato bloccato dalla polizia sul Grande Racordo Anulare. Ma senza i telefonini sarà difficile arrivare a qualcosa di concreto.

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