Elisabetta Trenta pagava 141 euro di affitto per la casa a San Giovanni (e non 540)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-20

Per l’appartamento a San Giovanni dell’ex ministra e del marito secondo quanto risulta alla Difesa «il canone mensile è di 141,76 euro mentre vengono versati 173,19 euro per l’utilizzo del mobilio». Totale 314,95 euro, arredamento compreso

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Elisabetta Trenta aveva detto in un’intervista a Radio Capital che pagava 540 euro di affitto per la casa a San Giovanni che era stata assegnata prima a lei e poi al marito Claudio Passarelli e a cui ieri i due hanno ufficialmente rinunciato. Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera oggi spiega che il canone mensile era invece di 141,76 euro.

A questo punto saranno l’indagine amministrativa avviata dallo Stato maggiore e quella della Procura militare a dover stabilire se la procedura sia stata corretta. Quantoaccertatofinora dimostra che sono bastate poche ore per avere la certezza che l’assegnazione sarebbe stata trasferita dalla moglie al marito. Il 5 settembre, giorno delle dimissioni del governo Conte, ha segnato l’uscita dal dicastero di Trenta. Nemmeno 24 ore dopo il marito è stato infatti nominato aiutante di campo del segretario generale della Difesa.

Trenta — così come prevede la legge—aveva 90 giorni per liberare l’alloggio e tornare nel proprio appartamento al quartiere Pigneto. Invece il 2 ottobre la pratica è stata chiusa e le carte relative a quella stessa casa sono state intestate a Passarelli. Secondo la versione fornita dallo Stato Maggiore «Passarelli aveva dichiarato di possedere un immobile a Roma e un altro a Campobasso che ai fini dell’assegnazione non rappresentava motivo ostativo perché il personale titolare di alloggio Asi può usufruire di un appartamento di servizio pur disponendo di proprietà alloggiativa nella stessa circoscrizione».

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Spetterà ai magistrati accertare se davvero questo iter sia legittimo, se possano esserci stati favoritismi. La Difesa stabilirà invece se Passarelli abbia diritto a un nuovo alloggio di servizio. Di certo rimane che la cifra pagata ogni mese dalla coppia è ben inferiore a quella comunicata pubblicamente dalla ex ministra. E anche questo sarà sottolineato in Parlamento. Secondo quanto risulta alla Difesa «il canone mensile è di 141,76 euro mentre vengono versati 173,19 euro per l’utilizzo del mobilio». Totale 314,95 euro, arredamento compreso.

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