Opinioni
Quel messaggio identico degli eletti M5S su ILVA
Mario Neri 02/08/2018
E che non si venga a dire che nel MoVimento 5 Stelle non c’è accordo sul destino dell’ILVA. Anche se c’è chi punta alla chiusura e chi a un accordo con gli indiani, anche se c’è chi vorrebbe al suo posto un parco verde e chi invece pensa al potenziale industriale dell’Italia e al mercato […]
E che non si venga a dire che nel MoVimento 5 Stelle non c’è accordo sul destino dell’ILVA. Anche se c’è chi punta alla chiusura e chi a un accordo con gli indiani, anche se c’è chi vorrebbe al suo posto un parco verde e chi invece pensa al potenziale industriale dell’Italia e al mercato dell’acciaio, il MoVimento 5 Stelle è come sempre compatto. Tanto che gli eletti pugliesi lo scorso 30 luglio hanno pubblicato un messaggio identico sulle loro pagine Facebook: “ILVA: abbiamo appena terminato un incontro con il Ministro Luigi Di Maio. Il pasticcio creato dal governo precedente è colossale ma stiamo lavorando duramente per i cittadini e i lavoratori. Non molleremo neanche di un centimetro, nel rispetto della legalità, della salute, dell’ambiente, dell’occupazione e delle imprese dell’indotto”.
Una unità di intenti che commuove e che ricorda quella di Di Battista, Di Maio e Cancelleri all’epoca delle scuse all’avvocato Borré per evitare una querela per diffamazione. E che fa giusto il paio con l’audizione dei commissari di ieri sull’acciaieria e sul suo destino. Nei documenti depositati da Enrico Laghi, Piero Gnudi e Corrado Carrubba è indicato che a dicembre la cassa segnerà un saldo negativo di 132 milioni di euro. Tra i dati è quantificato lo scaduto fornitori pari a circa 30 milioni, di cui solo il 10% è superiore a 60 giorni. Nel bilancio del commissariamento Ilva figurano, a partire dal 2015, spese per oltre 800 milioni per la manutenzione degli impianti e gli interventi in materia di sicurezza,salute e mantenimento del sito industriale. Le tabelle riportano che gli interventi finanziari per sostenere la procedura dei commissari«ammontano a circa 2,1 miliardi di euro», e sempre a partire dal 2015 «sono stati emessi 788 milioni di euro di ordini a beneficio dell’indotto».