Opinioni
E Orban dà buca a Salvini
neXtQuotidiano 04/04/2019
Amici amici e poi… il premier ungherese Viktor Orban ha deciso di non partecipare all’incontro dei partiti sovranisti in programma lunedì prossimo a Milano, convocato dal leader della Lega Matteo Salvini. Non ci sarà neppure alcun rappresentante del suo partito Fidesz. La notizia arriva da una fonte vicina al giornale Nepszava. Orban, secondo la stessa […]
Amici amici e poi… il premier ungherese Viktor Orban ha deciso di non partecipare all’incontro dei partiti sovranisti in programma lunedì prossimo a Milano, convocato dal leader della Lega Matteo Salvini. Non ci sarà neppure alcun rappresentante del suo partito Fidesz. La notizia arriva da una fonte vicina al giornale Nepszava. Orban, secondo la stessa fonte, non vuole rompere con il Partito popolare europeo e spera di evitare l’espulsione e anzi di spostare a destra il Ppe dopo le elezioni. Ovvero preferisce il PPE al Capitano.
I 5 Stelle in piena campagna elettorale per le Europee ne approfittano per sottolineare il flop: “Il due di picche di Orban e Kaczyski, che non parteciperanno all’incontro di Milano con i sovranisti, dimostra il flop politico del progetto europeo della Lega. Persino la Le Pen ha scaricato l’alleato” spiega l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara che continua “Il Movimento 5 Stelle rappresenta al meglio la voglia di cambiamento diffusa in Europa. Già in questi cinque anni di legislatura al Parlamento europeo abbiamo dimostrato di avere le idee giuste per fare bene, la qualità del nostro lavoro ci è riconosciuta da tutti. Non si può pensare di governare l’Europa con gruppuscoli di estrema destra che hanno idee medievali e retrograde. L’Europa guardi al futuro, diffondendo diritti e benessere e invece i sovranisti vogliono irrigidire i vincoli di bilancio e aumentare l’austerity”. Quello che non dice la Ferrara però è che i grillini hanno problemi peggiori: vi ricordate l’epic fail del viaggio a Parigi per incontrare il leader dei Gilet gialli? Di Maio deve ancora trovare alleati in grado di entrare al Parlamento Europeo:
il problema più grosso sono i risultati. Soltanto i croati di Zivi Zid vantano nei sondaggi il 12,3 per cento e due potenziali eurodeputati. Zero eletti, nelle proiezioni, per l’ultradestra dei polacchi Kukiz e per i finlandesi di Liike Nyt. E infine c’è Akkel: Di Maio ci ha fatto la foto insieme, ma il loro consenso è talmente basso da non essere neanche rilevato dai sondaggi.
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