E Luigi Di Maio si getta a destra dopo l’Umbria

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-29

Nella rituale intervista al Corriere Giggetto rivendica l’Ocean Viking in mare e si vanta di essere l’ago della bilancia della politica italiana. Vi ricordate chi era l’ultimo a vantarsene e la fine che ha fatto?

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Dopo le elezioni in Umbria non poteva mancare l’intervista di Luigi Di Maio a Emanuele Buzzi, cantore ufficiale del MoVimento 5 Stelle sul Corriere della Sera e comincia ad abbozzare una nuova svolta per i grillini dopo la batosta in Umbria: parlando dei rapporti di governo con il PD se ne esce con l’Ocean Viking che non può sbarcare in Italia (e così abbiamo capito qual è il problema che lascia la nave al largo):

Ha comunicato a Zingaretti la scelta di non ripetere l’esperimento umbro?
«Andare da soli alle elezioni amministrative è sempre stata la posizione del M5S: siamo alternativi ai partiti, non complementari. Quello in Umbria è stato un esperimento, non ha funzionato e punto. Si guarda avanti».

Ma lo ha sentito?
«Ho sentito Franceschini, nelle prossime ore sentirò Zingaretti, si lavora bene con loro, meglio di quanto si lavorasse con la Lega».

E Conte?
«Con Giuseppe anche ci siamo sentiti e siamo tutti perfettamente consapevoli che serve una spinta maggiore nelle risposte da dare al Paese. Anche sul tema migranti, mi faccia dire, non se ne può fare un tema elettorale. Guardiamoci in faccia: esiste un problema? Sì. Va risolto? Sì e non dobbiamo aver paura a dirlo, non si può arrivare al paradosso che dire che l’Italia non può farsi carico di tutti i migranti che partono dalle coste del Nord Africa, diventi motivo di vergogna. Bisogna fare la cosa giusta, non quella che spaventa di meno. Non è possibile che la Viking per l’ennesima volta sbarchi sempre e solo in Italia».

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I voti del M5S in Umbria (Corriere della Sera, 29 ottobre 2019)

Poi Giggetto rivendica il fatto che il M5S sia l’ago della bilancia sulle ONG al parlamento europeo:

Con questi numeri il M5S rischia di essere marginale a livello nazionale.
«Mi sembra che sul nazionale i numeri siano altri. Siamo l’ago della bilancia in Parlamento Europeo dove gli atti passano o vengono bocciati in base al voto del Movimento 5 Stelle. Come l’ultima risoluzione sulle Ong. E continuiamo ad esserlo in Italia. Certo non significa che l’Umbria non ci debba far riflettere.Come le ho detto prima serve umiltà e non dobbiamo mai dimenticarci da dove veniamo».

Ovviamente Di Maio non lo sa, ma ai tempi della prima Repubblica c’era un partito che rivendicava di essere l’ago della bilancia della politica italiana: era il PSI di Bettino Craxi. Chissà che a forza di rivendicarne l’eredità Giggetto e i grillini non facciano la stessa fine.

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