E anche oggi Laura Spaggiari sconfigge il Gender (e le bambole trans) domani

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-01-27

Con la bellezza di 278 voti nel suo collegio la consigliera comunale della Lega di Cavriago che aveva denunciato il complotto delle bambole trans dell’educazione gender non ce la fa a portare la sua battaglia in Consiglio Regionale

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«Amici sareste d’accordo se all’asilo il vostro bambino giocasse con una bambola come questa studiata per creare confusione nei nostri figli?», a corredo del post la candidata consigliera regionale Laura Spaggiari (PER, Progetto Emilia-Romagna) pubblicava la foto di una “bambola trans” scattata nella lontana Siberia e spiegava che si trattava di «uno schifo di ideologia del PD e dei 5S, e nella nostra Regione, grazie a loro, fino ad oggi ha regnato».

E anche oggi il Gender trionfa in Emilia-Romagna

Purtroppo per la consigliera Spaggiari (è consigliera comunale di minoranza per la Lega a Cavriago) il Gender continuerà a regnare in Emilia-Romagna. Non solo perché Stefano Bonaccini ha vinto ma perché la candidata Spaggiari nel collegio di Reggio Emilia ha ottenuto – con 465 sezioni scrutinate su 477 – la miseria di 278 voti, seconda nella sua lista.

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A Reggio Emilia la lista civica a sostegno di Borgonzoni non ha propriamente brillato raccogliendo appena l’1,58%. A Cavriago, il comune dove la candidata anti-gender è consigliera comunale, le cose sono andate meglio, 2,83% e 83 voti per la Spaggiari.

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Eppure qualche giorno fa la consigliera Spaggiari aveva fatto sapere di poter contare niente meno che sulla benedizione di Sua Eminenza, il Cardinale Raymond Leo Burke, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta che si congratulava per la «meritoria attività nell’ambito dell’Associazione Renovatio 21 a favore dei principi cristiani» affidando le sorti della candidata al «Cuore Sacratissimo di Gesù, al Cuore Immacolato di Maria e al Cuore Purissimo di San Giuseppe».

spaggiari gender reggio emilia - 6Per la cronaca l’associazione Renovatio 21 è stata molto attiva sul fronte dei cosiddetti “free vax” i genitori per la libertà di scelta contro l’obbligo vaccinale che sul suo sito elenca tra gli esempi della “Cultura della Morte”: «Vita nascente, fine-vita, fecondazione artificiale, sovversione morale, vaccinazioni e psicofarmaceutica di massa: la Cultura della Morte dilaga in ogni dove». A titolo di esempio Renovatio 21 ha scritto di recente di un fantomatico piano della Regione Emilia-Romagna per “fare fuori” i nascituri affetti da Sindrome di Down, si è scagliata contro il complotto dei Rockefeller per il controllo demografico della popolazione con mezzi letali, ha denunciato il cardinale tedesco “colpevole” di finanziare le ONG oppure la (falsa) correlazione tra vaccino esavalente e SIDS. Senza dimenticare i pericoli della tecnologia 5G.

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Dopo le critiche per il post sulla bambola trans in arrivo nelle scuole la candidata disse «chi mi attacca sul Gender difende il sistema Bibbiano». Alla luce della sua benemerita attività con Renovatio 21 sembra che  che il complotto del Gender sia davvero l’ultimo dei problemi.

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