Lo spettacolo degli antivaccinisti che litigano per le analisi sui vaccini

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-05-07

Abbandonati dalla politica che conta, che oggi non ha più bisogno dei loro voti, i sostenitori della “libertà di scelta” in campo vaccinale hanno iniziato a litigare tra loro. E così le due manifestazioni in programma a Roma rischiano di spaccare definitivamente il “popolo arancione”

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Non si placa la polemica che sta scuotendo il mondo free/no/anti/boh-vax. Manca un giorno alla manifestazione dell’8 maggio a Roma e ancora non si sa quale sarà quella ufficiale. Perché al momento di manifestazioni ce ne sono due: una organizzata “dal basso” a Piazza Santi Apostoli, l’altra con il sostegno di comitati e associazioni dinnanzi a Montecitorio. Contrariamente a quanto diceva una vecchia réclame due non è meglio di uno. In fondo stiamo sempre parlando di persone che chiedono vaccini monovalenti al posto dell’esavalente o del trivalente.

I soldi delle donazioni serviranno a fare analisi sui vaccini

A scatenare la nuova tempesta un post pubblicato ieri sera da Giorgia Scataggia, una delle organizzatrici della manifestazione di Piazza Santi Apostoli. La Scataggia, assieme a Radio Informazione Libera, si era però tirata indietro. Ad un certo punto lei e lo speaker della web radio – Antonio Corcione – avevano anche annunciato che la manifestazione era stata annullata. A quanto pare invece si farà lo stesso, ma l’organizzazione è passata di mano ad altri, che hanno avuto la necessità di raccogliere i fondi per l’impianto audio e le solite spese. Ma che fine hanno fatto i soldi raccolti sui conti (postepay e paypal) della Scataggia? Più di qualcuno nei giorni scorsi diceva a denti stretti che le donazioni erano state rubate o intascate.

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Motivo per cui la Scataggia – un’attivista piuttosto nota nell’ambiente per la sua condizione di immunodepressa a favore della libertà di scelta – ha annunciato che quei soldi verranno utilizzati per altri scopi. Quali? «Analizzeremo il vaccino MPRV» annuncia la Scataggia. Il post è un altro j’accuse nei confronti del Corvelva, il comitato veneto che ha fatto molto parlare di sé dopo le analisi sui vaccini anticipate dal Tempo. Qualche giorno fa Radio Informazione Libera era andata all’attacco dell’associazione veneta chiedendo di vedere le fatture relative alle analisi e definendo Loretta Bolgan, la dottoressa che ha compilato la relazione sulle analisi, “una burattina” nelle mani di quelli di Corvelva.

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via Facebook.com

Tutto si saprà però a tempo debito, perché anche se Corcione e Scataggia hanno fatto sapere che non saranno a Roma a nessuna delle due manifestazioni, tengono le bocche cucite sulle loro verità circa il mondo free-vax e alcuni altarini che intendono rivelare a breve. Così come saranno rivelati i risultati dell’analisi sul vaccino quadrivalente, anche se dovessero confermare che il vaccino non è pericoloso. Nel frattempo Giorgia Scataggia ha scelto di sospendere nuovamente il suo profilo Facebook, ma probabilmente tornerà.

Quelli che scappano dalla manifestazione di Piazza Santi Apostoli

A questo punto però la domanda è: chi ci sarà? La lista dei relatori annunciata da Radio Informazione Libera era lunga, in pratica c’erano quasi tutti i medici e gli scienziati che in questi anni hanno sostenuto o spalleggiato il movimento per la libertà di scelta. Mano a mano che passano le ore però quella lista si accorcia. Non ci sarà ad esempio Antonietta Gatti, che su Facebook spiega che lei e il marito non andranno a Roma perché «gli organizzatori non hanno chiesto tutti i permessi di legge».

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In realtà i permessi sono stati richiesti da Franco Trinca, subentrato “in corsa” ai due organizzatori originali. Il dottor Stefano Montanari invece spiega che i due scienziati non andranno a Roma perché «noi non possiamo condividere il palco con persone di cui non abbiamo stima, che non dovevano esserci proprio per quel motivo e che in più occasioni si sono prodigate per ostacolare la raccolta fondi per l’acquisto e il mantenimento del microscopio, cosa che, evidentemente, temono». È la vecchia storia del core ingrato di certi free-vax che avevano negato a Montanari il permesso di raccogliere i fondi per il famoso microscopio.

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Non ci sarà nemmeno Dario Miedico, il medico radiato divenuto simbolo della lotta e fondatore di SìAmo. Sulla pagina Facebook del movimento è comparso un messaggio in cui SìAmo «si dissocia nella maniera più assoluta dalla lista dei relatori» imposta da Franco Trinca.

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Insomma, c’è chi non vuole condividere il palco con “qualcuno” che però si guarda bene dall’indicare con nome e cognome. E visto che a Piazza Santi Apostoli non dovrebbero esserci le bandiere e simboli delle associazioni quel qualcuno non possono essere che gli altri relatori annunciati giorni fa da Radio Informazione Libera.

Quelli che hanno paura delle infiltrazioni provax

E nell’altra piazza chi ci sarà? C’è chi scrive è Montecitorio la “piazza giusta”. Ma non si sa chi ci sarà a parlare. Difficilmente ci saranno quelli che si sono dissociati dall’altra manifestazione. Quello che è certo è che la spaccatura del movimento “free-vax” quel Popolo Arancione che aveva manifestato compatto a Pesaro due anni fa probabilmente non esiste più, disperso nei mille rivoli e mille orticelli che fanno riferimento a questo scienziato o a quell’associazione.

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Ma per quale motivo un genitore dovrebbe scegliere di andare a Montecitorio piuttosto che a Piazza Santi Apostoli? Secondo una delle tante pagine free-vax nella manifestazione organizzata da Radio Informazione Libera «c’era il rischio di una  vera OPA di un partito infiltrato da uomini della Lorenzin» intenzionati a mettere le mani sul voto antivaccinista. Quel partito è il Popolo della Famiglia, il partito di integralisti cattolici fondato da Mario Adinolfi che per le europee si è apparentato con Alternativa Popolare di Beatrice Lorenzin.

Leggi sull’argomento: Quella volta che Salvini ha chiamato la Digos per censurare un video

 

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