Economia
Le domande per i contributi a fondo perduto al via da oggi
neXtQuotidiano 15/06/2020
Da questo pomeriggio sarà possibile inviare telematicamente alle Entrate le domande per il contributo a fondo perduto
Da questo pomeriggio sarà possibile inviare telematicamente alle Entrate le domande per il contributo a fondo perduto. La scelta è caduta sull’agenzia fiscale (stavolta nella veste di agenzia “delle uscite”) per sfruttare la piattaforma informatica di Sogei, già rodata con canali Entratel e «Fatture e corrispettivi». Con l’obiettivo di non ripetere il flop dell’Inps nella gestione delle indennità da 600 nel mese di aprile. Spiega Il Sole 24 Ore:
Sul tavolo ci sono i 6,2 miliardi stanziati dal Governo con il decreto Rilancio. Risorse che i beneficiari non dovranno restituire – tranne i casi di indebita percezione – diversamente dai prestiti agevolati o garantiti introdotti con il decreto Liquidità. Il contributo è destinato alle imprese e ai titolari di partita Iva – esclusi i professionisti – che abbiano subìto un calo di fatturato superiore a un terzo nel mese di aprile 2020 rispetto al 2019. Possono fare domanda i soggetti che l’anno scorso hanno registrato ricavi non superiori a 5 milioni di euro. Una delle semplificazioni dettate dalle Entrate con il provvedimento del 10 giugno è la possibilità di indicare i ricavi 2019 “per fascia”, senza cifre precise, visto che quasi tutti devono ancora presentare la dichiarazione reddituale (proprio per il coronavirus, l’invio del modello Redditi relativo al 2019 è slittato al 30 novembre).
Partendo dalla relazione tecnica al Dl 34/2020 si può stimare la ripartizione delle risorse:
Poco più di metà dello stanziamento (3,1 miliardi, pari al 51,3%) andrà ai beneficiari con ricavi annui fino a 400mila euro. Per questi soggetti, il contributo è nella sua formula massima: pari cioè al 20% del calo di fatturato, con un minimo di mille euro per le persone fisiche e 2mila per le società. I beneficiari con ricavi nella fascia da 400mila a un milione intercetterano poco più di un miliardo di euro, mentre quelli oltre il milione riceveranno poco meno di 2 miliardi (il 30,2% delle risorse).