Fondo perduto: le domande da domani e i soldi entro dieci giorni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-14

Il contributo a fondo perduto spetta anche a persone fisiche che esercitano attività d’impresa e che contestualmente hanno un rapporto di lavoro dipendente o sono titolari di pensione, secondo la circolare 15/E emanata ieri dall’agenzia delle Entrate

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I contributi a fondo perduto destinati alle Pmi danneggiate dal lockdown, così come sono previsti dal decreto Rilancio, verranno erogati dall’Agenzia delle Entrate «entro una decina di giorni direttamente sul conto corrente dei richiedenti che rientrano nei parametri fissati dal legislatore». L’annuncio è arrivato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini intervistato da Sky Tg24.

Contributi a fondo perduto: le domande da domani e i soldi entro dieci giorni

Ruffini ha assicurato che non ci sarà alcun click day e che le domande potranno essere presentate entro 60 giorni a partire da domani. Il contributo a fondo perduto spetta anche a persone fisiche che esercitano attività d’impresa e che contestualmente hanno un rapporto di lavoro dipendente o sono titolari di pensione, secondo la circolare 15/E emanata ieri dall’agenzia delle Entrate. Al contributo si applica il limite complessivo di 800mila euro previsto dalle disposizioni comunitarie sugli aiuti in periodo di emergenza da Covid-19. Spiega oggi Il Sole 24 Ore:

Le persone fisiche che esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo (oppure titolari di reddito agrario), e che contestualmente hanno in essere un rapporto di lavoro dipendente (o sono pensionati), possono comunque fruire del contributo in relazione alle predette attività con partita Iva. Stessa situazione nel caso di soci lavoratori dipendenti. Se i soci hanno anche il ruolo di dipendenti della società, quest’ultima avrà la facoltà di fruire del contributo a fondo perduto.

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I contributi a fondo perduto (Il Sole 24 Ore, 14 giugno 2020)

Possono usufruire del contributo le società tra professionisti, che producono reddito di impresa, indipendentemente dal fatto che i soci ricadano o meno nelle esclusioni per i professionisti iscritti alle casse previdenziali. Contributo spettante anche per i soggetti in regime forfetario (comma 54 della legge 190/2014) sempre sussistendo gli altri requisiti. Due sono le condizioni oggettive previste dalla norma: ricavi 2019 non superiori a 5 milioni e fatturato di aprile 2020 inferiore ai due terzi di quello di aprile 2019

Viene confermato che la somma a fondo perduto rientra tra i contributi in conto esercizio da iscrivere nella voce A5 del conto economico in quanto va ad integrare i ricavi colpiti dall’emergenza. Il contributo non è comunque soggetto a tassazione. La contabilizzazione deve avvenire nel bilancio 2020.

Niente click day per i contributi a fondo perduto

Il Messaggero aggiunge che a chi farà richiesta dei contributi a fondo perduto verrà accreditato il contributo dall’Agenzia delle Entrate entro una decina di giorni, dopo che saranno stati completati i necessari controlli. «La domanda dovrebbe essere semplice nella sua compilazione», ha aggiunto Ruffini spiegando che avverrà «attraverso una procedura che abbiamo realizzato con Sogei direttamente sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, o tramite una domanda precompilata dai software gestionali che utilizzano imprenditori, partite iva e i loro intermediari fiscali tramite il servizio Entratel messo a disposizione sempre dalla Agenzia delle Entrate».

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Contributi a fondo perduto: come funziona (Il Sole 24 Ore, 13 giugno 2020)

Trai beneficiari possono rientrare anche i soggetti che applicano il regime forfettario introdotto nel 2014, quello riservato alle piccole partite Iva. Via libera anche a chi ha iniziato la sua attività solo a partire dal primo gennaio del 2019 a patto però abbia un fatturato di almeno mille euro per le persone fisiche e di duemila euro per tutti gli altri soggetti, come le aziende oppure le cooperative. Sono invece esclusi dal beneficio i contribuenti che hanno chiuso la loro attività alla data di presentazione della domanda di accesso al contributo.  Tutti gli interessati dovranno presentare, solo in via telematica, una istanza all’Agenzia delle Entrate, dichiarando di essere in possesso di tutti i requisiti, che saranno controllati successivamente. Se il contributo richiesto supera i 150.000 euro, la domanda deve essere firmata digitalmente e inviata solo per posta elettronica certificata. Rientrano tra i beneficiari del contributo anche i soggetti che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni che già versavano in uno stato di emergenza per eventi calamitosi alla data di insorgenza della pandemia. Per questi soggetti, infatti, date le difficoltà economiche, non è necessaria la verifica del calo di fatturato. In sostanza, in tali casi, il contributo a fondo perduto Covid-19 spetta anche se, ad esempio, l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2020 fosse pari a zero. Pertanto, in questo caso spetterà il contributo minimo. Sono invece esclusi i contribuenti la cui attività sia cessata alla data di presentazione della domanda di accesso al contributo.

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La domanda per i contributi a fondo perduto (Il Sole 24 Ore, 12 maggio 2020)

Intanto sul fronte liquidità l’Abi fa sapere che sono aumentati di oltre un miliardo i finanziamenti richiesti dalle banche al fondo di garanzia, che hanno superato i 31 miliardi, con 616 mila domande, di cui 555 mila per operazioni fino a 25 mila euro, per un ammontare di 11,2 miliardi di euro. Le banche precisano però che per rendere operative le novità introdotte in Parlamento al decreto imprese – dai 10 anni per restituire i prestiti, alle richieste garantite al 100% fino a 30mila euro fino all’autocertificazione per accelerare le pratiche – c’è bisogno di aspettare il via libera europeo. La prossima settimana diventa comunque una settimana cruciale per il decreto Rilancio. Inizierà infatti martedì prossimo, slittando di un giorno rispetto al primo calendario indicato, il voto in commissione Bilancio alla Camera sugli emendamenti alla maxi manovra da 55 miliardi su cui il Governo ha puntato per avviare la fase di rilancio tamponando al contempo gli aspetti più drammatici dell’emergenza, soprattutto sul fronte del lavoro e dell’occupazione. Lunedì ci sarà invece la discussione, a partire dalle 18, sul complesso delle proposte di modifica che si sarebbe dovuta tenere alla fine di questa settimana.

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