Come Di Maio sta abilmente segando il ramo dove è seduto

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-08-30

A che gioco sta giocando il Capo Politico del M5S? Dopo l’incontro con il premier incaricato Di Maio se ne è uscito con un’assurda difesa dei Decreti Sicurezza (che non fanno parte delle bozze di programma) e un attacco al PD. Dopo aver puntato i piedi per un posto al governo e per il ruolo di vicepremier Giggino sta cercando un altro modo per rompere con i Dem? Ma se l’accordo salta si va ad elezioni, e così Di Maio manda il partito a sbattere. Ma con un vantaggio: rimarrà lui il leader dei pentastellati

article-post

Luigi Di Maio raddoppia. I dieci punti del contratto di governo con il PD dopo il colloquio alla Camera con il premier incaricato Giuseppe Conte diventano venti. E il Capo Politico del MoVimento 5 Stelle sembra avere intenzione di creare le premesse per mandare all’aria l’ipotesi di un governo Conte-bis. Non sono le richieste il problema, alcune sono irrealistiche come quella di perseguire le concedere l’autonomia differenziata a Veneto e Lombardia e allo stesso tempo creare una banca per il Sud (con che soldi?).

Luigi Di Maio alza la posta per l’accordo con il PD

Di Maio poi scopre dopo 14 mesi che è fondamentale rivedere il regolamento di Dublino per chiedere una procedura di emergenza per la redistribuzione dei migranti su base europea. Secondo il Capo Politico del M5S poi non ha alcun senso andare a modificare i Decreti sicurezza, il fiore all’occhiello di Salvini. E oltre al taglio dei parlamentari il MoVimento 5 Stelle chiede a Conte (che è del M5S, mica uno che passa per strada) «una manovra equa: stop all’aumento Iva, salario minimo, taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie, disabilità e emergenza abitativa». Come si possano conciliare tutte queste richieste con le necessità di bilancio non è noto, ma ad esclusione del salario minimo sembra proprio la manovra che aveva proposto Salvini quando in Senato aveva teso la mano al M5S.

di maio conte bis camera - 1

Una bella lista di desideri che però sembra avere un solo obiettivo: quello di rompere con il PD e soprattutto con Conte. Perché Di Maio sta continuando a giocare la sua partita, quella dove non vuole cedere la leadership al premier incaricato mentre tenta di tenere assieme un partito che ormai sembra pronto a votarsi all’Avvocato del Popolo che all’ex vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. E se qualche giorno fa la trattativa sembrava essersi arenata sul ruolo di Di Maio nell’esecutivo giallorosso oggi il Capo Politico tenta ti allontanare i sospetti di essere attaccato alla poltrona con una lista di proposte, programmi, leggi e progetti.

Lo sconcerto nel PD e le proposte di Di Maio che non fanno parte dell’accordo

Che però non sarebbe la stessa uscita dagli incontri dei capigruppo del M5S con gli omologhi del Partito Democratico. A sottolinearlo è la vicesegretaria del PD Paola De Micheli che al Tg2 ha dichiarato: «temo che Di Maio non abbia letto i documenti che abbiamo scritto insieme ai caopigruppo del M5S. Di fronte a questa incomprensione di Di Maio di quanto sia avanzato questo lavoro sulle linee del programma ci chiediamo se prima o poi emergerà la verità, cioè che il problema è tutto interno ai Cinque Stelle». Su Twitter la De Micheli ha definito il comportamento di Di Maio in conferenza stampa “incomprensibile” ribadendo il sospetto che dietro ci siano problemi interni al partito.

 

di maio conte bis camera - 3

Per il capogruppo del M5S al Senato, Stefano Patuanelli, invece Di Maio non ha parlato di ultimatum: «Non si tratta di fare ultimatum. Abbiamo redatto un documento che abbiamo consegnato alla Presidenza della Repubblica del lavoro che stiamo facendo con il Partito democratico. Su molte cose c’è condivisione, su altre ci sono dettagli da limare ma non vedo ostacoli insormontabili», aggiunge. «Oggi abbiamo messo al centro dei temi che possono rappresentare un momento di confronto più approfondito, nelle prossime ore lavoreremo su queste cose e chiediamo che siano inserite nel programma del prossimo governo» ha concluso Patuanelli. Eppure come rivela Repubblica nei 20 punti presentati a Conte non c’è alcun accenno ai Decreti Sicurezza.

A che gioco sta giocando il Capo Politico del M5S?

Perché allora Di Maio ha parlato di patrimoniale (che non era entrata nella discussione) e dei Decreti Salvini? Il sospetto è che Di Maio stia giocando una partita per conto suo. Oggi YouTrend ha diffuso un sondaggio dove per il 31,3% degli intervistati che hanno risposto è stato Nicola Zingaretti ad essere uscito vincitore della crisi di governo. Di Maio è secondo al 28,2%. Ma altri sondaggi danno in ascesa la fiducia per Giuseppe Conte mentre quella in Di Maio sarebbe in calo. C’è sicuramente del calcolo: se con la Lega il M5S ha interpretato la parte del “partito di sinistra” con il PD allora si prepara a vestire i panni del “partito di destra”. Ma se con la Lega ha perso voti proprio a destra che garanzie ci sono che questa strategia fermi l’emorragia di voti “a sinistra”.

di maio conte bis camera - 4

Il tentativo di Di Maio di sabotare in qualche modo l’accordo con il PD – smentito da Patuanelli che ha detto che la trattativa va avanti – potrebbe però essere controproducente. Perché se l’accordo dovesse saltare si andrebbe al voto e in tal caso per il MoVimento 5 Stelle sarebbe quasi sicuramente un disastro. Certo, Di Maio magari potrà presentarsi a nuove elezioni come leader del MoVimento 5 Stelle perché così facendo avrebbe bloccato l’ascesa di Conte ma il partito ne uscirebbe ridotto ai minimi termini.

di maio conte bis camera - 5

In mezzo c’è il voto su Rousseau. Anche oggi il Blog delle Stelle ha pubblicato un articolo nel quale si prodiga a garantire che gli iscritti avranno l’ultima parola. Ma è chiaro che tra deputati e senatori serpeggia il timore che il voto sulla piattaforma di Casaleggio (da loro profumatamente finanziata) possa diventare un boomerang. Anche perché nel frattempo sul sito “silenzi e falsità” gestito dal fratello di Pietro Dettori (dipendente della Casaleggio attualmente a Palazzo Chigi con Conte) fioccano gli articoli contro un possibile accordo con il PD con titoli apocalittici come “Governo col Pd, il M5S sta cadendo in una trappola micidiale tesa da Renzi per annientarlo completamente” oppure “No al governo Conte Bis delle poltrone, di Renzi e delle banche. Sì alle elezioni subito”. Un modo per il M5S di salvare la faccia (o quella che rimane), per Di Maio di neutralizzare il pericolo Conte e salvare la sua leadership. Ma quanto potrà durare?

 

Leggi sull’argomento: Luigi Di Maio si è già stufato del governo con il PD?

Potrebbe interessarti anche