Meno male che Di Battista ci aveva assicurato che Putin non voleva una guerra

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-02-24

Nel giro di 48 ore, la previsione dell’ex deputato M5S è andata in fumo: la Russia ha invaso e attaccato l’Ucraina, partendo dalla “scusa” del Donbass

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La lungimiranza geopolitica di Alessandro Di Battista. Solo 48 ore fa, l’ex deputato del MoVimento 5 Stelle aveva dato la sua versione della storia delle tensioni tra Russia e Ucraina, assicurando che – secondo lui – non era nelle intenzioni di Vladimir Putin l’invasione militare in direzione Kiev. Nel giro di poco tempo, però, l’analisi Dibattistiana è stata smentita dagli eventi. Dai bombardamenti, dall’ingresso dei carri armati facendo sponda sulla Bielorussia. Dalle sirene antiaeree che risuonano nei cieli di Kiev.

Di Battista diceva che Putin non voleva fare una guerra contro l’Ucraina

Martedì, alle 11, Alessandro Di Battista diceva la sua attraverso la sua pagina Facebook, sulla crisi tra Russia e Ucraina. Una sorta di testimonianza di chi pensava di conoscere i pensieri del Cremlino e di chi lo guida. Ma il vaticinio non sembra essere – visti gli eventi – il superpotere dell’ex deputato pentastellato.

“La Russia non sta invadendo l’Ucraina. Poi, per carità, tutto può accadere ma credo che Putin (e non solo) tutto voglia fuorché una guerra. Oltretutto se per le truppe russe invadere l’Ucraina potrebbe esser semplice, controllare un territorio vasto e in gran parte ostile ai russi è un’operazione impossibile. Ieri la Russia, in una fase di stallo dei negoziati, si è limitata a formalizzare l’esistenza (dunque riconoscere) di due repubbliche separatiste e russofone: la Repubblica Popolare di Doneck e quella di Lugansk. Si tratta di territori che la Russia controlla politicamente e militarmente da otto anni. Nulla di nuovo dunque e, per adesso, nulla di particolarmente preoccupante (posto che in tali contesti la situazione può sempre precipitare velocemente)”.

Certo, si è celato dietro a quel “per carità, tutto può accadere”. Ma si tratta di un esercizio stilistico che cela quella previsione che si è rivelata fallace e sbagliata. Perché Putin ha dichiarato guerra all’Ucraina e ha iniziato la sua invasione a suon di militari e missili. Colpendo anche la popolazione ucraina e non solo gli “obiettivi militari”. Ma c’è anche l’altra previsione errata, in chiusura del suo post social.

“Ad oggi neppure Washington sta pensando a nuove sanzioni alla Russia. Semmai intende sanzionare le repubbliche indipendentiste del Donbass. Sono alcuni leader europei, al contrario, a chiedere durezza contro Mosca ignorando che nuove sanzioni alla Russia colpirebbero più l’Europa della Russia stessa e, oltretutto, spingerebbero ancor di più Mosca tra le braccia di Pechino. L’ennesimo storico errore capace di commettere l’Europa”.

Anche in questo caso, Alessandro Di Battista ha sbagliato. Insomma, meglio chiedergli 84 numeri per il Superenalotto. Solo per poi giocarsi i sei che non ci ha consigliato.

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