Opinioni
Così Luigi Di Maio ha “vinto” le elezioni in Molise
dipocheparole 23/04/2018
Il risultato è casuale, la prestazione no: ogni volta che escono i risultati di qualsiasi elezione, il giorno dopo il MoVimento 5 Stelle dirà che ha vinto anche se ha perso. La regola vale anche per le elezioni in Molise, dove il centrodestra è riuscito a portare a casa un risultato lusinghiero anche se i […]
Il risultato è casuale, la prestazione no: ogni volta che escono i risultati di qualsiasi elezione, il giorno dopo il MoVimento 5 Stelle dirà che ha vinto anche se ha perso. La regola vale anche per le elezioni in Molise, dove il centrodestra è riuscito a portare a casa un risultato lusinghiero anche se i favoritissimi erano i grillini dopo le elezioni politiche del 4 marzo, ma per Luigi Di Maio tutto ciò non è importante. Quello che è importante è sottolineare che il M5S si è presentato da solo contro tutti e quindi ha vinto perché è arrivato primo. Il fatto che le alleanze abbiano determinato invece il suo secondo posto e la vittoria di Donato Toma è irrilevante.
Donato Toma era sostenuto da una coalizione composta da 9 liste, di queste nemmeno una è riuscita a raggiungere il 10% dei voti. I partiti che insieme rappresentano il centrodestra a livello nazionale – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – insieme superano appena il 22%.
Il nostro Andrea Greco, da solo, supera il 38%. Il MoVimento 5 Stelle si conferma anche in Molise prima forza politica della Regione.
Per Di Maio infatti il fatto che ci siano liste civiche nelle elezioni regionali e comunali che normalmente abbassano i risultati dei partiti maggiori ma concorrono lo stesso alla vittoria dei candidati altrui è qualcosa che non va considerato ai fini della valutazione del risultato elettorale. Il che è curioso, anche perché queste liste sono alleate di quelle che il leader M5S individua come le forze del centrodestra a livello nazionale. Ma soprattutto, è curioso perché mentre Di Maio se la prende con le alleanze altrui sta cercando disperatamente un alleato che gli permetta di varare il suo governo. Ma, certo, lui l’alleato lo cerca dopo le elezioni per varare un contratto con un programma di governo che gli elettori non hanno votato. Questo sì che è serio e democratico.
EDIT: Anche i capogruppi M5S alla Camera e al Senato, Giulia Grillo e Danilo Toninelli, si disinteressano dell’esito delle elezioni e dei meccanismi elettorali democratici: “Non ha vinto il centrodestra ma il centrodestra coalizzato con una miriade di liste come Orgoglio Molise, Popolari per l’Italia, Unione di Centro, Iorio per il Molise, Movimento nazionale per la sovranità, Il Popolo della Famiglia. Il cosiddetto centrodestra, alle elezioni del Molise che per sua natura non si possono neanche comparare con elezioni politiche, ha ottenuto circa il 22% dei voti. E sia Fi che la Lega non hanno superato il 10%”.