Chi paga più tasse con la Manovra del Popolo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-24

Nel mirino le imprese e il Terzo Settore mentre lo sblocco delle addizionali potrebbe ingolosire a breve anche i comuni

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Di Maio nella sua lista si è ricordato di citare soltanto banche e assicurazioni tra gli enti che pagheranno più tasse con la Manovra del Popolo. Smemorato come sempre, il vicepremier ha anche dimenticato di ricordare che di solito questi istituti riescono a far gravare interamente sulla clientela gli aumenti delle imposte. Eppure ci sono altre entità che avranno aggravi di tassazione grazie alla Legge di Bilancio targata Lega-M5S.

Chi paga più tasse con la Manovra del Popolo

Vediamo quali. In primo luogo paga più tasse il non profit italiano, ovvero tutto quel complesso di organizzazioni non governative che si basano sul volontariato e la beneficenza: per tutti è previsto il raddoppio dell’IRES ma non ci sono solo loro.  Dallo sblocco delle addizionali locali Irpef, alle imposte sui giochi, per i concessionari e per chi vince, la web tax, la cancellazione dei regimi fiscali come Ace e Iri che porta a un peggioramento della convenienza degli investimenti in azienda (sarà contento Tria…). Con un effetto positivo sulla pressione fiscale nel 2019, che scende di 3,4 miliardi, ma che diventa pesantemente negativo nel 2020 e nel 2021, con 9 e 12 miliardi di tasse in più da pagare, colpa soprattutto degli aumenti dell’Iva reintrodotti per blindare i conti.

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Le entrate e le uscite della Manovra del Popolo (Corriere della Sera, 24 dicembre 2018)

L’ottica è quella del do ut des, ma come sempre c’è la fregatura. Viene cancellata l’imposta sul reddito dell’imprenditore, che vale circa 2 miliardi. Per le imprese arrivano gli sgravi Ires dal 24 al 15% sugli utili reinvestiti in macchinari o nuova occupazione, una misura che vale a regime 3 miliardi. Ma da subito sparisce l’Ace, l’aiuto alla capitalizzazione delle imprese,che ne pesava più di 3 all’anno.  In più c’è la concreta prospettiva di un aumento delle tasse locali, ferme da anni e scongelate dalla manovra. Secondo la Cgia di Mestre, Comuni e Regioni potrebbero aumentare le addizionali di un miliardo. Per l’anno prossimo è scongiurato l’aumento dell’Iva, ma per il 2020 e il 2021 gli aumenti sono già previsti in bilancio, per 23 e 29 miliardi di euro rispettivamente, con l ’aliquota che arriva al26,5%. Insieme al rincaro delle accise, ameno che il governo non trovi misure alternative per evitarli.

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