Come Conte potrebbe risolvere il problema del direttorio di Bankitalia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-02-12

Il premier potrebbe inviare il parere negativo e il presidente della Repubblica a quel punto potrebbe confermare lo stesso Signorini. Ma bisogna fare la guerra a Lega e M5S

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Oggi si riunirà per la prima volta il Direttorio di Bankitalia senza Luigi Federico Signorini, che non ha ancora ottenuto la conferma della sua nomina perché i grillini hanno preparato un dossier in cui lo accusano di aver parlato male del reddito di cittadinanza (nel suo ruolo durante l’audizione in parlamento) e non hanno paura di usarlo. Una soluzione in teoria c’è, ma dovrebbe essere il presidente del Consiglio a fare una mossa.

A Conte spetta la responsabilità di sbrogliare la matassa. Il premier sa che anche un parere negativo inviato dal Consiglio dei ministri al Quirinale su Signorini sbloccherebbe l’impasse, perché il capo dello Stato confermerebbe il banchiere centrale. Ma Conte capisce anche che per il Consiglio dei ministri omettere di fornire pareri sulle nomine nel direttorio, per paralizzare tutto, violerebbe le leggi italiane europee. E poiché lui stesso sarebbe chiamato a risponderne di fronte alle istituzioni del Paese e dell’Unione Europea, il tentativo di trovare un compromesso non può più attendere molto.

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Il direttorio di Bankitalia (La Repubblica, 12 febbraio 2019)

Ecco perché potrebbe essere la mossa di Conte a chiudere la crisi. Anche perché il 10 maggio quando, se si dovesse riproporre lo stesso schema, a scadere saranno in due, il direttore generale Salvatore Rossi e la vice Valeria Sannucci. E a quel punto il direttorio non potrebbe più operare. E la guerra dei grillini a Bankitalia sarebbe vinta.

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