Politica

«Casapound lascia la politica»

neXtQuotidiano 27/06/2019

L’annuncio dopo i fallimenti elettorali: niente più candidature, solo attivismo sul territorio. Strano, eh?

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La politica aveva lasciato le tartarughe in molte occasioni, viste le figuracce continue nei risultati elettorali; ora però Casapound fa come quei fidanzati orgogliosi e dice che lascia la politica mentre è stata lasciata. L’annuncio arriva dalle colonne del Giornale e a firma di Chiara Giannini, la giornalista autrice del libro su Salvini edito da Altaforte.

È dalle parole del presidente di CasaPound, Gianluca Iannone, che si apprende quella che è la scelta: «In seguito all’esperienza delle ultime elezioni europee -chiarisce -e al termine di una lunga riflessione sul percorso del movimento dalla sua fondazione a oggi, CasaPound Italia ha deciso di mettere fine alla propria esperienza elettorale e partitica. La decisione di oggi non segna affatto un passo indietro, da parte del movimento – tiene a dire ancora-, ma anzi è un momento di rilancio dell’attività culturale, sociale, artistica, sportiva di Cpi, nel solco di quella che è stata da sempre la nostra identità specifica e originale».

Quindi CasaPound verrà sciolta? Tutt’altro: «Tale decisione  non significa che intendiamo disertare la battaglia sovranista e identitaria. Al contrario, Cpi intende sfruttare il suo bagaglio di vivacità culturale, radicamento sul territorio ed energia militante per contribuire a quella che resta la sfida cruciale da qui ai prossimi anni, dialogando con tutte le forze che si oppongono alle follie globaliste e hanno a cuore i destini della nazione».

casapound lascia la politica

Al di là delle parole di circostanza, è piuttosto chiaro quello che è successo a Casapound: Salvini li ha distrutti elettoralmente accaparrandosi tutti i voti del loro bacino e loro non sono stati in grado di distinguere il loro messaggio da quello leghista, esattamente come Forza Nuova che si trova nelle stesse condizioni. Dopo avergli portato l’acqua con le orecchie, quelli di Casapound si sono accorti che Salvini non aveva alcuna intenzione di avvicinarsi a loro di nuovo dopo averli mollati all’epoca del viaggio in Israele.

I leghisti sono diventati improvvisamente i nuovi patrioti. E quelli di CasaPound si sono trovati spiazzati. Perché l’appropriazione culturale di Salvini ha sì sdoganato certi termini e certi concetti tipici dell’estrema destra. Ma lo ha fatto ripulendoli da tutta quella paccottiglia nostalgica e mitologica su cui si fonda il culto neofascista. E tra scegliere se votare un partito condannato a prendere lo zero virgola e un partito con buone chance di governo che porta avanti le stesse battaglie voi cosa preferireste? Salvini lo ha capito, CasaPound no. E così si trova continuamente schiacciata tra la Lega e Fratelli d’Italia e non fa nulla per distinguersi.

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