Salvini: «Casapound chi?»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-03-30

L’ineffabile Matteo, nel viaggio in Israele, dice che non ha più rapporti da due anni con i fascisti del Terzo Millennio. Sicuro?

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C’eravamo tanto amati. L’amore ossimorico tra il movimento di indipendenza padana e quello nazionalista e fascista del terzo millennio sta finendo miseramente. Galeotto, come da tradizione per i leader politici, è il viaggio in Israele di Matteo Salvini. Rimandato dopo il parere negativo dell’ambasciata proprio a causa dei rapporti con Casapound e con Putin (del viaggio in Nigeria invece non c’è più traccia), stavolta il giro di visita è entrato nel vivo e Salvini non vuole certo farselo rovinare da Casapound:

E così via, d’amore e d’accordo. Salvini: «Israele rappresenta la convivenza di realtà diverse nel rispetto dell’ordine e della legalità. Un modello da seguire nel campo della sicurezza e della lotta al terrorismo». Quanto agli amici di CasaPound, che probabilmente non apprezzerebbero e sicuramente qui non sono apprezzati, «da due anni non abbiamo più rapporti», amen. Insomma, se son rose fioriranno. Di certo, sono state piantate. (La Stampa, 30 marzo 2016)

Due anni? Chissà come conta il tempo Salvini. Le foto della manifestazione di Noi Con Salvini a cui aderì Casapound, che vedete qui, risalgono al febbraio 2015.

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L’effetto Salvini (via Facebook.com)

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Salvini e Casapound manifestano a Roma (febbraio 2015)

Nel settembre scorso Simone Di Stefano era pronto a lanciare il polo sovranista proprio con Matteo Salvini. Oggi Salvini non ricorda nemmeno più l’ultima volta che li ha sentiti. L’ingratitudine è la cifra della politica.

Leggi sull’argomento: Salvini & Casapound: benvenuti nel fascioleghismo del Terzo Millennio

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