«Vi spiego cosa può fare il Presidente della Repubblica come comandante delle Forze Armate»

di Maurizio Stefanini

Pubblicato il 2018-11-26

Carlo Jean il problema lo conosce bene perché dal settembre del 1990 al maggio del 1992 è stato lui il Consigliere Militare del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. E a Nextquotidiano racconta cosa potrebbe fare Mattarella in caso di emergenza costituzionale e la sua eventuale capacità di ricorrere anche agli uomini in divisa

article-post

“No. Il Presidente della Repubblica in caso di violazione della Costituzione da parte di un governo e di una maggioranza parlamentare non potrebbe fare ricorso al Consiglio Supremo di Difesa. Però potrebbe comunque fare ricorso alle Forze Armate. È un potere non formalizzato, ma che deriva dal più ampio concetto di Moral Suasion”.

Carlo Jean il problema lo conosce bene perché dal settembre del 1990 al maggio del 1992 è stato lui il Consigliere Militare del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. È stato anche tante altre cose: Generale di Corpo d’Armata, Presidente del Centro Studi di Geopolitica Economica, Rappresentante Personale del Presidente della Osce per l’attuazione degli accordi di Dayton nella ex-Jugoslavia, segretario del Comitato dei Ministri per il terremoto dell’Irpinia, coordinatore della Commissione per la verifica degli Investimenti Pubblici… Ma a proposito di questo giro di interviste per verificare i poteri del Presidente della Repubblica in caso di emergenza costituzionale e la sua eventuale capacità di ricorrere anche agli uomini in divisa, è proprio questa esperienza che fa testo. Se Cossiga ai suoi tempi avesse pensato di prendere una decisione del genere, e al suo consiglio che si sarebbe affidato. E lei dunque gli avrebbe detto che il Consiglio Supremo di Difesa non sarebbe utilizzabile per questo scopo?
No. Per il semplice motivo che il Consiglio Supremo di Difesa ha dei compiti ben precisi relativi alla politica estera e alla politica di sicurezza del Paese. Non ha compiti di ordine interno e tanto meno compiti costituzionali. Il presidente della Repubblica può inviare un messaggio alle Camere condannando l’azione del governo. Ma il Consiglio Supremo di Difesa non c’entra niente. Il Consiglio Supremo di Difesa può al massimo intervenire per fatti di politica estera. Potrebbe pronunciarsi ad esempio sull’allineamento della politica estera dell’Italia con l’Europa e con la Nato. Potrebbe anche pronunciarsi su rapporti speciali che alcuni uomini politici di governo potrebbero avere con la Russia o con gli Stati Uniti. Ma sono comunque compiti sostanzialmente consultivi. Il Presidente della Repubblica è Presidente del Consiglio Supremo di Difesa allo stesso modo in cui è Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Non è che possa emanare leggi o dare disposizioni. Evidentemente dipende molto anche dai rapporti esistenti tra Presidente della Repubblica e Governo. Einaudi e Cossiga, ad esempio, erano molto decisionisti, molto assertivi. Einaudi, in particolare, risentiva delle tradizione sabaude, in cui lo Statuto Albertino assegnava al capo dello Stato il comando delle Forze Armate e la direzione della politica estera. Scalfaro invece se ne fregava di tutto: anche della politica estera, di sicurezza e delle Forze Armate e così via.

Scusi la provocazione: ma il Consiglio Supremo di Difesa è un organo che effettivamente fa qualcosa, oppure è un ente inutile tipo il Cnel?
È un organo di consultazione tra il capo dello Stato, che ha il comando delle Forze Armate formale, e il governo, che il comando sostanziale. Infatti c’è anche il Presidente del Consiglio, con funzioni di vicepresidente. E ci sono i ministri di Esteri, Interno, Difesa, Economia e Sviluppo Economico, oltre al capo di Stato Maggiore delle Forze Armate. Concordano le linee fondamentali della politica estera. Il Consiglio Supremo di Difesa ha sicuramente avuto un ruolo molto importante nello schieramento degli euromissili in Italia, durante la Guerra Fredda.

 

sergio mattarella
Quindi è una cosa che ha poteri effettivi e che funziona….
Ha poteri di indirizzo generale del governo ma sì, funziona. Per esempio l’attuale presidente lo valorizza abbastanza, e so che c’è una concertazione. Serve in particolare con governi di coalizione in cui magari il ministro della Difesa è di un partito e quello degli Esteri di un altro.

Ma al di là del Consiglio Supremo di Difesa. Il comando che la Costituzione assegna al Presidente della repubblica sulle Forze Armate è qualcosa che potrebbe essere utilizzato contro una maggioranza che violi la Costituzione? O è una cosa puramente formale?
È un comando formale, ma il Presidente della Repubblica è anche espressione dell’unità nazionale. Nei confronti della magistratura, e anche nei confronti delle forze armate. La Commissione Paladin che era stata attivata da Cossiga implica che il comando effettivo spetta al Governo, ma ci deve essere una informazione costante del Presidente della Repubblica da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, del ministro della Difesa, degli organi di vertice delle Forze armate, dei Servizi e così via.

Mi pare che secondo la maggior parte dei costituzionalisti pur se il Presidente della Repubblica Italiana ha il massimo dei poteri nell’ambito dei sistemi parlamentari europei se alla fine si crea una situazione in cui un governo inizia a violare massicciamente la Costituzione il presidente al massimo potrebbe provare a dimettersi. Se il popolo non si mobilita per difendere la Costituzione il presidente non può fare niente
Il presidente la può affidare alla Corte Costituzionale. E poi, in un certo senso, il Presidente della Repubblica è sempre in contatto sia con i vertici della Polizia che con i vertici militari. Il famoso Piano Solo di De Lorenzo degli anni ’60 era dovuto a una iniziativa di Segni, molto preoccupato per la situazione interna del Paese. Non passò per il Consiglio Supremo di Difesa: passò per un contatto diretto tra il presidente della Repubblica e il comandante dei carabinieri o dei Servizi.

Quindi qualcosa in questo senso potrebbe fare?
Il Presidente della Repubblica, sì! Ma non tramite il Consiglio Supremo di Difesa, che ha compiti ben precisi e una delimitazione ben precisa. Poi d’altra parte, lo abbiamo detto, il vicepresidente del Consiglio Supremo di Difesa è il Presidente del Consiglio. Non si può evidentemente utilizzare un organo di cui fanno parte ministri e Presidente del Consiglio per attaccare ministri e Presidente del Consiglio.

mattarella

No, ma sottolineiamo il punto. Il Presidente della Repubblica come comandante delle Forze Armate avrebbe una certa capacità di manovra, però non nell’ambito del Consiglio Supremo di Difesa….
È Moral Suasion. Non ha poteri costituzionali formali che gli consentano ad esempio di mobilitare l’esercito. La mobilitazione dell’esercito è fatta dal Presidente del Consiglio.

Però il Presidente della Repubblica potrebbe chiedere una mobilitazione dell’esercito come Moral Suasion in una situazione estrema…
La Moral Suasion il Presidente la esercita in continuazione. Basti vedere la lettera che ha inviato assieme alla legge di bilancio, per dire al governo: “cercate di andare d’accordo con l’Unione Europea”. Ricordiamo che comunque siamo una repubblica parlamentare, non presidenziale. I poteri del Presidente della Repubblica Italiana sono abbastanza ampi, ma non sono i poteri che può avere Putin in Russia o anche Macron in Francia.

Sono però formalmente superiori ai poteri di altri presidenti di repubbliche parlamentari europee tipo Germania o Grecia, e anche dei re costituzionali d’Europa. In teoria. Ma in pratica, non c’è un certo carisma tradizionale della figura regia che può permettere di esercitare certi poteri formali in modo più ampio. Penso all’appello di re Juan Carlos alle Forze Armate al tempo del tentato golpe di Antonio Tejero…
La loro Moral Suasion ha maggior forza che la Moral Suasion di un presidente. Però dipende da presidente a presidente, da personalità a personalità, da momento politico a momento politico. L’ho detto: il presidente italiano che ha avuto più poteri esecutivi è stato Einaudi, proprio perché era influenzato verosimilmente dalla tradizione sabauda. Einaudi controllava molte cose in dettaglio. Ad esempio, i risultati delle commissioni superiori di avanzamento. L’assegnazione ai vari incarichi che erano sottoposti a decreto presidenziale o no.

Leggi sull’argomento: «Vi svelo qual è il vero potere di Mattarella»

Potrebbe interessarti anche