Bond: il termometro del rischio sulle obbligazioni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-27

L’autunno caldo in arrivo pronostica tempesta soprattutto sui titoli obbligazionari, che finiranno molto probabilmente nell’occhio del ciclone nei prossimi mesi a causa del combinato disposto di più fattori di rischio che verranno a convergere nello stesso periodo temporale: la chiusura dell’ombrello della Banca Centrale Europea  sulle obbligazioni dei paesi e la Legge del Bilancio in …

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L’autunno caldo in arrivo pronostica tempesta soprattutto sui titoli obbligazionari, che finiranno molto probabilmente nell’occhio del ciclone nei prossimi mesi a causa del combinato disposto di più fattori di rischio che verranno a convergere nello stesso periodo temporale: la chiusura dell’ombrello della Banca Centrale Europea  sulle obbligazioni dei paesi e la Legge del Bilancio in preparazione in Italia. Il Giornale riepiloga in questa infografica il termometro del rischio, selezionando i titoli obbligazionari in base a rischio e rendimento e classificando i bot, i ctz e i btp a tre anni come a basso rischio; diverso il discorso per il Btp a 15, 20 e trent’anni, che sono equiparati al debito dei paesi emergenti in valuta locale e alle obbligazioni societarie dei paesi emergenti.

titoli obbligazionari rischio
Il termometro del rischio sui titoli obbligazionari (Il Giornale, 27 agosto 2018)

Per il quotidiano comunque è bene non essere troppo esposti sull’Italia e sull’euro: per questo la prima cosa da fare è controllare l’esposizione complessiva del portafoglio all’Italia e alla zona euro. In altre parole sommando azioni,obbligazioni e strumenti monetari almeno un 30% deve essere in titoli denominati in valute extra euro. Anzi,secondo alcuni attenti osservatori sarebbe più prudente alzare al 50% tale soglia per risultare meno vulnerabili alle possibili turbolenze autunnali previste per la zona euro e per gli asset italiani più in particolare. D’altra parte da inizio anno fino allo scorso 21 agosto un portafoglio composto per metà in fondi azionari o globali internazionali e per l’altrametà in fondi obbligazionari globali avrebbe offerto un rendimento del 2,9% mentre un portafoglio al 50% in fondi azionari Italia e per l’altro 50% in fondi obbligazionari Italia avrebbe registrato un calo nell’ordine del 3,2%.

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