Barbara Lezzi sta con Gianluigi Paragone

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-01-02

Barbara Lezzi sta con Gianluigi Bombatomica Paragone. L’ex ministra del Sud del governo Conte One si schiera stamattina con l’ex direttore della Padania cacciato ieri dal MoVimento 5 Stelle che nel frattempo ha ricevuto la solidarietà di Alessandro Di Battista. Secondo la Lezzi la dirimente per Paragone è non passare alla Lega: Gianluigi Paragone è …

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Barbara Lezzi sta con Gianluigi Bombatomica Paragone. L’ex ministra del Sud del governo Conte One si schiera stamattina con l’ex direttore della Padania cacciato ieri dal MoVimento 5 Stelle che nel frattempo ha ricevuto la solidarietà di Alessandro Di Battista. Secondo la Lezzi la dirimente per Paragone è non passare alla Lega:

Gianluigi Paragone è e resta un mio collega.

Fino a quando, e sono certa che continuerà così, lavorerà senza sosta per i deboli, per assicurare un salario minimo decente, per fare in modo che le multinazionali osservino le leggi del nostro Paese resterà un mio collega.

barbara lezzi gianluigi paragone

Fino a quando avrà il coraggio di non rispondere né alla Lega, né al PD, né ad altri ma solo al buonsenso e alle sue idee, come sempre ha fatto, resterà un mio collega.

Per il resto, non sono permalosa. Non è una buona idea espellere gli anticorpi, caro Movimento 5 Stelle. In alto i cuori.

La Lezzi quindi sceglie di schierarsi con il gran numero di attivisti che ha protestato per l’espulsione di Paragone, esattamente come Alessandro Di Battista.

gianluigi paragone alessandro di battista

La situazione disperata ma non seria del MoVimento 5 Stelle si ingarbuglia sempre di più, visto che dopo le sue rumorose dimissioni intanto sta preparando un’uscita di massa di altri dieci eletti. Il Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia in un post pubblicato sulla pagina Facebook è invece ancora lealista: “A cosa serve tutto ciò? A fare un favore alla Lega? A Berlusconi? Alla Meloni? Per coltivare un proprio elettorato in occasione di una nuova tornata elettorale? I sacrifici di chi ha fatto banchetti da quindici anni fino ad arrivare al governo del Paese non possono essere vanificati da tali personaggi, gli italiani ci hanno votato perché lavorassimo con serietà”. Sibilia conclude il post indicando quali sono “i buoni propositi per il nuovo anno: meno chiacchiere e più fatti. Portiamo a casa i risultati rispettando le regole e gli impegni presi. A partire dalla restituzione dei soldi dei nostri stipendi: chi non rispetta le regole deve andare fuori”.

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