Bail In o salvataggio pubblico: cosa succede alla Banca Popolare di Bari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-14

“Salvare i risparmiatori e non i banchieri” per la Banca Popolare di Bari? Ecco perché è impossibile

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La Banca Popolare di Bari è stata commissariata ieri sera a Borsa chiusa da Bankitalia, ma il consiglio dei ministri che doveva approvare il piano di salvataggio su cui il governo Conte sta lavorando da mesi è saltato perché Italia Viva e MoVimento 5 Stelle l’hanno disertato. Repubblica pubblica oggi una serie di domande e risposte sulla situazione dell’istituto:

– Cosa è il commissariamento di un istituto?
La Banca d’Italia può disporre lo scioglimento degli organi amministrativi e di controllo di un istituto quando ricorrono violazioni o irregolarità, o sono previste gravi perdite patrimoniali o se lo scioglimento è richiesto dagli organi amministrativi o dall’assemblea straordinaria. Ne consegue l’amministrazione straordinaria.

– Cosa prevede il bail in se una banca fallisce?
In caso di crac di una banca dal 2016 la direttiva Brrd prevede che a coprire le prime perdite siano azionisti, obbligazionisti e correntisti sopra i 100 mila euro. Popolare di Bari ha 69 mila soci (il loro capitale è virtualmente già azzerato), un bond da 213 milioni comprato dai risparmiatori che scade nel 2021 e 2,2 miliardi di euro nei conti correnti utilizzabili per il “salvataggio privato”.

– Chi metterà i soldi per salvare la banca di Bari?
Secondo il “Piano di riassetto” redatto da Bankitalia con Oliver Wyman e varato il 28 novembre a coprire ex aequo il prossimo aumento di capitale nella banca di Bari dovrebbero essere il Fondo di tutela dei depositi (formato dalle banche che operano in Italia pro quota di mercato) e il Mediocredito centrale, piccola banca pubblica controllata da Invitalia (Tesoro). Si stima che possa servire oltre un miliardo di euro.

vincenzo de bustis

La situazione di Banca Popolare di Bari è peculiare: l’amministratore delegato Vincenzo De Bustis è indagato per false comunicazioni sociali, falso in prospetto e ostacolo alle funzioni di vigilanza. A lui viene contestato, insieme con gli Jacobini, di aver edulcorato la situazione di bilancio della banca, che la scorsa estate ha chiuso con un buco da 420 milioni. E di non aver rappresentato la situazione reale agli azionisti ai quali sono stati venduti a 9,53 euro titoli che oggi ne valgono due. Oltre a questo, a De Bustis – nell’inchiesta condotta dai sostituti procuratori Lydia Giorgio e Federico Perrone Capano e coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi – viene contestato anche un comportamento non trasparente con gli istituti di vigilanza: per evitare sanzioni, avrebbe omesso di segnalare una serie di situazioni agli ispettori di Bankitalia.

banca popolare di bari
Banca Popolare di Bari, la cronistoria (La Repubblica, primo dicembre 2019)

De Bustis ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera qualche giorno fa puntando il dito sulla famiglia Jacobini, mentre il consiglio di amministrazione ha votato l’azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori. Il governo ieri non ha trovato un accordo sul salvataggio perché Italia Viva e M5S hanno rinverdito lo slogan “Salvare i risparmiatori e non i banchieri”, ma Francesco Manacorda su Repubblica spiega oggi ai duri d’orecchi l’amara verità:

Al di là della retorica, la triste verità è però che oggi in Italia, con le regole del “bail in” – ossia le norme europee che puntano a scaricare il costo delle crisi bancarie non sulle casse pubbliche, ma sugli azionisti, gli obbligazionisti e in una certa misura anche sui correntisti delle banche in crisi – se anche il governo riuscirà ad aiutare i risparmiatori della Popolare di Bari potrà farlo solo aiutando la banca stessa a non fallire. E per farlo dovrà necessariamente darle nuovo capitale. Eventuali sanzioni al suo management (i famigerati “banchieri”) toccheranno poi all’autorità giudiziaria, che ha peraltro già avviato una serie di iniziative proprio nei confronti di chi ha guidato e guida la Popolare pugliese. Ma oggi l’idea che si possano salvare soci, obbligazionisti e correntisti di una banca senza aiutare la banca stessa è solo una balla spaziale.

Leggi anche: La guerra per bande sulla Banca Popolare di Bari

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