Fact checking
L’attacco hacker contro i politici in Germania
neXtQuotidiano 04/01/2019
Ha riguardato esponenti politici di tutti i partiti del Bundestag tranne che di Alternative Fur Deutschland. Particolarmente presi di mira i Verdi. L’indagine parte da Amburgo. E presto potrebbe superare i confini nazionali
C’è anche la cancelliera Angela Merkel tra i politici tedeschi vittime di un gigantesco furto di dati che ha portato alla pubblicazione on line di dati personali, contatti, numeri di telefono, documenti di partito, chat e carte private in quello che è considerato l’attacco hacker più grave della storia della Germania.
L’attacco hacker contro i politici in Germania
Un attacco che ha riguardato esponenti politici di tutti i partiti del Bundestag tranne che di Alternative Fur Deutschland, il movimento dell’ultradestra. L’account che ha diffuso i dati si chiamava “G0d” e nella bio si descriveva come “Security Researching – Artisti, satira e ironia“. E nel mirino non sono finiti solo i politici, ma anche personaggi dello spettacolo come il comico Jan Boehmermann, autore del vero-falso video su Varoufakis e della poesia che scandalizzò la Turchia qualche tempo fa, il gruppo hip-hop KIZ, il rapper Marteria e numerosi giornalisti.
Oltre alla cancelliera, tra le vittime c’è il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, e politici “di ogni livello”: deputati del Bundestag, dei parlamenti regionali, esponenti dei partiti comunali. Tra i politici più colpiti, il leader dei Verdi, Robert Habeck. Il gabinetto di crisi della cyber-difesa tedesca, che riunisce l’Ufficio federale per la difesa della Costituzione, gli agenti dell’Ufficio criminale federale ma anche i servizi segreti nazionali del Bnd, è entrato in una riunione d’emergenza permanente: gran parte dei dati erano stati diffusi giù prima di Natale, ma solo questa mattina se n’è accorta, per prima, l’emittente radiofonica Rbb.
Cosa c’è nei dati rubati ai politici tedeschi
Tra il materiale diffuso dall’account su Twitter nel frattempo chiuso ci sono numeri di cellulare, indirizzi e immagini di documenti di identità, materiale contabile, chat, dati di carte di credito, indirizzari, mailing-list. Il governo tedesco ha sostenuto che tra il materiale pubblicato potrebbero esserci anche dei falsi, cosa che rende ancora più complicata la valutazione delle informazioni intorno alla vicenda. Soprattutto chi indaga sta cercando di capire da dove provengano i dati: secondo le prime ipotesi all’origine del leak potrebbe esserci un buco nella rete intranet del Bundestag dal quale sono stati salvati e poi diffusi i dati dei gruppi parlamentari di Cdu-Csu, Spd, Verdi, Linke e Fdp. Alcuni documenti erano vecchi di anni e questo può essere un altro elemento di indagine interessante.
Secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, i leak di Angela Merkel riguarderebbero un numero di fax, un indirizzo mail, diverse lettere inviate e ricevute dalla cancelliera. Di Habeck sarebbe stata pubblicata parte della corrispondenza privata, così come quelle del segretario generale della Spd, Lars Klingbeil, e dell’ex ministro degli Esteri, Sigmar Gabriel. Secondo le prime informazioni l’account Twitter che ha diffuso i dati sarebbe collegato a una piattaforma di Amburgo. La circostanza dell’assenza di leader di AFD tra le vittime porta a ipotizzare una pista politica ben delineata. Che potrebbe portare presto oltre i confini della Germania.
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