Adesso ATAC si arrabbia se fai notare che il servizio è quello che è

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-06-24

Ha suscitato un uragano di riderone l’annuncio arrivato da ATAC durante il terremoto a Roma di ieri: la municipalizzata dei trasporti ha fatto sapere che la circolazione sulla metro C si è interrotta per verifiche dopo la scossa di magnitudo 3.7 che si è verificata poco prima delle 11 di sera. Ovviamente a quel punto …

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Ha suscitato un uragano di riderone l’annuncio arrivato da ATAC durante il terremoto a Roma di ieri: la municipalizzata dei trasporti ha fatto sapere che la circolazione sulla metro C si è interrotta per verifiche dopo la scossa di magnitudo 3.7 che si è verificata poco prima delle 11 di sera. Ovviamente a quel punto tutti hanno pensato la stessa cosa:

terremoto a roma 23 giugno 2019 metro c chiusa

Ma evidentemente all’ATAC, dove non si rispetta il contratto di servizio, le corse di bus e tram, dati alla mano, sono sempre meno mentre si comprano bus israeliani che poi devono essere rispediti al mittente in quanto non immatricolabili, e il concordato per i SUOI debiti viene ripagato attraverso alla rinuncia (o meglio, la dilazione a babbo morto) di crediti dei cittadini romani, non l’hanno presa bene.

atac corse sparite
Le corse sparite di ATAC (Il Messaggero, 21 giugno 2019)

E così quando un utente ha spiegato a Infoatac che non serve certo il terremoto per interrompere la circolazione della metro C, l’utenza se ne è uscita con un acidissimo: “Se non hai necessità di info di servizio, ti invitiamo a non menzionarci. Grazie”.

atac infoatac

Il che si potrebbe anche fare, se magari in cambio anche ATAC facesse qualcosa per noi. Del tipo: rispettare il contratto di servizio stipulato con il Comune invece di far sparire autobus e corse, far viaggiare in condizioni climatiche decenti tutte le sue vetture senza vantarsi perché oggi l’aria condizionata non funziona solo sul 20% del parco macchine e, magari, adottare un po’ più di low profile. Perché ad ATAC, è evidente, con la risposta acida a chi fa notare i loro continui disservizi, da tempo hanno perso l’unico sentimento che, dalla notte dei tempi, spinge l’uomo a migliorarsi: la vergogna.

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